Tale divieto, ribadito dal titolare di viale Trastevere, esisteva già dal 2007 con la circolare n.30 del 15 marzo 2007 emanata dall’allora ministro Fioroni, applicabile sia a studenti che a docenti, come testimoniato da diverse sentenze. Secondo il ministro l’utilizzo del cellulare durante le lezioni si configura come “un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti a cui è prioritario restituire autorevolezza”. Con la circolare non si introducono nuove sanzioni disciplinari.
I PUNTI FONDAMENTALI
Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni
>. Nella circolare odierna si ribadisce che >
Rischi per la salute e la concentrazione dei ragazzi
Un documento tratto da un’indagine conoscitiva effettuata dalla settima Commissione del Senato durante la scorsa legislatura ha posto in evidenza i rischi per la salute dei ragazzi a causa di un utilizzo indiscriminato dei cellulari ed il Ministro ha sottolineato che: >.
Utilizzo consentito solo per finalità didattiche
Su autorizzazione del docente ed in conformità con il Regolamento di istituto è possibile utilizzare in classe cellulari ed altri dispositivi elettronici per finalità didattiche, inclusive (ad es. come strumento compensativo per studenti con Bes o Dsa) e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnsd) e della “cittadinanza digitale”.
Regolamenti scolastici e patti di responsabilità da aggiornare
La circolare lascia alle scuole la responsabilità di adottare > e >. Nulla viene introdotto circa le conseguenze per gli alunni, infatti l’aspetto sanzionatorio rimane di competenza dei singoli regolamenti. >.
Parere favorevole dell’Associazione nazionale presidi (Anp)
> ha commentato Antonello Giannelli, presidente di Anp, il quale ha aggiunto >.