Ci siamo ormai lasciati alle spalle l’emergenza sanitaria determinata dal covid, per cui anche l’esame di Stato ritornaìerà alla normalità: ci saranno due prove scritte stabilite dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MiM) seguite da un colloquio. Ogni commissione sarà composta da tre docenti esterni e tre interni all’istituto e da un presidente esterno. Lo svolgimento delle prove Invalsi costituisce requisito di ammissione senza però influire sull’esito della valutazione di maturità. Unica deroga alla tradizione riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento che non sarà requisito di ammissione all’esame.
La prima prova
Si svolgerà mercoledì 21 giugno 2023 alle ore 8:30 con identiche modalità in tutti gli istituti ed una durata massima di sei ore.
I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il MiM predisporrà per tutti gli istituti d’Italia sette tracce uguali che faranno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Tra esse gli studenti potranno scegliere quella che riterranno maggiormente adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova potrà essere strutturata in più parti e consentirà di accertare sia la padronanza della lingua italiana (o della lingua nella quale è avvenuto l’insegnamento), sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche dei candidati.
La seconda prova
Si svolgerà giovedì 22 giugno 2023 con inizio alle ore 8.30 e riguarderà una o più discipline caratterizzanti il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verterà su competenze o nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline.
Quest’anno torna ad essere una prova nazionale, mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame.
La seconda prova negli istituti professionali di nuovo ordinamento
Con il prossimo esame di stato entra a regime il Nuovo Ordinamento degli istituti Professionali (D. Lgs. 61/2017) che prevede una seconda prova focalizzata sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo. Si configurerà come unica prova integrata in cui il Ministero fornirà la “cornice nazionale generale di riferimento” e le commissioni costruiranno le tracce declinando le indicazioni ministeriali secondo lo specifico percorso formativo presente nella scuola.
Terza prova solo per indirizzi particolari
Per le sezioni Esabac, Esabac techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per gli istituti con lingua di insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli-Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta che si svolgerà il 27giugno 2023 alle ore 8:30.
Le prove suppletive
La suppletiva della prima prova scritta si svolgerà il 5 luglio 2023 alle ore 8:30. La seconda prova suppletiva si svolgerà alle ore 8:30 del 6 luglio e proseguirà nei giorni seguenti per gli indirizzi nei quali la prova prevede lo svolgimento articolato su più giorni. Per gli istituti interessati la suppletiva della terza prova si svolgerà l’11 luglio 2023 sempre alle ore 8:30.
Il colloquio
Terminate le prove scritte avranno inizio i colloqui che riguarderanno anche l’insegnamento trasversale di educazione civica ed avranno un valore orientativo in coerenza con quanto sostenuto dalle Linee guida per l’orientamento emanate in attuazione della riforma prevista dal PNRR.
Ogni studente sosterrà un colloquio multi e interdisciplinare attraverso il quale la commissione acquisirà elementi di valutazione sulle sue competenze e sulla sua capacità di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite, sia sotto il profilo educativo, che culturale e professionale e avrà inizio con uno spunto iniziale scelto dalla commissione.
Il colloquio assume un valore orientativo in quanto, data la dimensione pluridisciplinare consente al candidato di approfondire le discipline a lui più congeniali. Per tale motivo la commissione terra’ in considerazione le informazioni inserite nel Curriculum dello studente da cui emergono le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informali, informazioni sulle certificazioni conseguite e, soprattutto sulle eventuali attività extrascolastiche.
Nella parte del colloquio dedicata al PCTO, in considerazione delle criticità determinate dall’emergenza pandemica, lo studente potrà evidenziare il significato di tale esperienza in chiave orientativa e quindi potrà collegarla con le proprie scelte future, sia che comportino la prosecuzione negli studi, sia che prevedano l’inserimento nel mondo del lavoro.
Crediti e voti
Durante lo scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino ad un massimo di quaranta punti: dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico.
La valutazione finale dell’esame di stato è espressa in centesimi così suddivisi:
- massimo 40 punti per il credito scolastico
- massimo 20 punti per il primo scritto
- massimo 20 punti per il colloquio
In base ai criteri concordati durante la seduta di insediamento la commissione può assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto.
Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame di Stato.
Il punteggio massimo è di 100 punti, con possibilità di assegnare la lode da parte della commissione. Il punteggio minimo per superare l’esame è di 60/100.