Si apre quindi un nuovo capitolo della lotta al virus che vede coinvolta tutta la popolazione, al di là della fascia d’età di appartenenza e che coinvolge nella più importante campagna vaccinale di tutti i tempi anche i titolari e i lavoratori delle aziende, a prescindere dal luogo di residenza/domicilio e dal contratto applicato.
Abbiamo chiesto al Centro Medico Milano Unisalus il Protocollo operativo che l’autorità sanitaria pubblica ha definito in ambito domiciliare, regole che trovano il loro naturale adattamento anche alle sedi aziendali.
Come aderire alla campagna vaccinale
I Datori di lavori in maniera singola o aggregata potranno manifestare l’interesse e la disponibilità per attuare i piani aziendali di vaccinazioni destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. Questo indipendentemente dal numero del personale occupato.
Dove effettuare i vaccini?
In linea generale, il posto ideale per somministrare le dosi di vaccino è l’azienda, purché disponga di un ambiente adatto sia alla somministrazione che alla successiva fase di osservazione.
Vaccinazione su base volontaria
Il datore di lavoro non può ovviamente obbligare il dipendente a sottoporsi al vaccino. Sarà il dipendente stesso, nel caso lo volesse, a domandare al datore di lavoro di poter usufruire di tale opportunità. La vaccinazione infatti è su base volontaria.
Non solo lavoratori in senso stretto
Il discorso è valido anche per collaboratori, autonomi, professionisti, partite IVA ed occasionali. Rientrano evidentemente nella categoria di soggetti vaccinabili anche gli stessi datori di lavoro e i titolari delle aziende. La vaccinazione coinvolge tutti i lavoratori, al di là del tipo e della durata del contratto di lavoro (part-time, full time, stage, apprendistato ecc.).
Requisiti per aderire
Per aderire, il datore di lavoro deve predisporre il piano aziendale che dovrà essere presentato all’azienda sanitaria di riferimento sia dallo stesso datore di lavoro che tramite l’associazione di rappresentanza cui questo ha eventualmente aderito. Il tutto nel rispetto delle indicazioni predisposte dalle Regioni e dalle Province autonome per i territori di rispettiva competenza.
Per l’esecuzione della campagna vaccinale, l’azienda potrà avvalersi di strutture sanitarie di comprovata e collaudata esperienza, sulla base di apposite convenzioni sottoscritte dall’Associazione datoriale di appartenenza nonché sulla base di specifici accordi bilaterali.
Quanto costa?
I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, ivi inclusi i costi per la somministrazione dei vaccini, sono sostenuti dal datore del lavoro, mentre la fornitura dei vaccini e del materiale sanitario occorrente (aghi, siringhe, strumenti formativi e strumenti per la registrazione della vaccinazione eseguite), sono a carico del servizio sanitario pubblico territorialmente competente.