Milano è tra le prime città più inquinate ma è anche la più densa di condomini. Così come l’intera Regione Lombardia, oltre che sui veicoli, andrebbero strutturate misure per regolamentare gli impianti di riscaldamento condominiale.
“È diventato ormai urgente un piano strutturale e relativa manovra fiscale del governo per riqualificare gli edifici con tempistiche realistiche, non come abbiamo appena vissuto a causa del superbonus”. Parte da questa considerazione Leonardo Caruso, presidente dell’Anaci di Milano (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) lanciando l’allarme relativo alla mancata sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti e fuori noma.
” Servirebbe – prosegue il presidente di Anaci Milano – una concreta e reale programmazione ad ampio spettro, che ci coinvolga direttamente e che, attraverso i Comuni, a partire da quello di Milano, e la Regione, preveda la messa a norma degli impianti di riscaldamento negli edifici soprattutto nelle città che hanno una densità abitativa molto alta”.
Secondo gli ultimi dati forniti da Inemar, il riscaldamento incide per il 52,2%“La Lombardia è la Regione con il maggior numero di costruzioni in condominio, e l’età degli edifici supera di 70 anni, – conclude Caruso – il 70% degli edifici a Milano sono stati costruiti prima del 1980, ovvero prima di qualsiasi legge che si occupasse di inquinamento: l’ultima approvata risale al 1976. É evidente che le misure adottate in via straordinaria nei momenti più critici rimandano il problema, serve un’azione concreta sugli impianti che sono ormai vecchi. Negli ultimi anni, sono stati messi in atto piccoli accorgimenti come il rinvio dell’accensione degli impianti dovuto dal protrarsi della bella stagione, ma queste non sono soluzioni a lungo termine. Riteniamo sia ormai indispensabile un piano del governo con tempistiche e modalità adeguate a permettere un’azione concreta per poter ottenere dei benefici. Interventi di riqualificazione energetica con la sostituzione dei vecchi impianti per soluzioni più efficienti così da riuscire ad ottenere un riscaldamento sostenibile”.