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ROMA: TUFFI DI CAPODANNO, UNA TRADIZIONE CHE NON SI FERMA

Come da tradizione, il primo dell’anno a Roma fa rima con un tuffo nel Tevere e, anche quest’anno la tradizione è stata rispettata: tuffatori veterani e nuove leve, nel pieno rispetto del protocollo sanitario imposto dalla pandemia.

“E’ una bellissima tradizione e , come tutte le tradizioni, va rispettata. Seguendo le regole e le restrizioni dovute al Covid-19 abbiamo spostato il tuffo di due ore per evitare assembramenti” ha dichiarato un tuffatore veterano alla sua 33esima immersione nel fiume Tevere. “ Vogliamo fare un augurio a Roma, all’Italia e al mondo intero insieme ai vigili del fuoco, questi ragazzi , che sono i nostri angeli custodi”.

La tradizione,  che risale agli antichi romani, ha fatto proseliti anche in altri Paesi, come in Portogallo dove decine di persone hanno sfidato  il freddo oceano vicino a Lisbona e si sono tuffate in mare. Gesto scaramantico, un rito per augurarsi che il 2021 sia migliore del 2020. “E’ un modo per iniziare bene il nuovo anno e per tenere lontani i virus e le malattie”, sostiene una signora.

Anche in una spiaggia dei Paesi Bassi alcuni nuotatori incallitisi si sono tuffati nel gelido mare del nord dopo che l’evento era stato annullato in una località nei pressi dell’Aia.

Chi non ha avuto il coraggio di sfidare le acque gelate ha optato per un tuffo virtuale. In 25.000 si sono bagnati con acqua di mare in lattine nei giardini o sui balconi, un evento condiviso, ovviamente, on line.

Freddo e virus a parte, le tradizioni anche questa volta sono state rispettate!!

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