Dal 16 novembre scorso diciassette istituti scolastico lombardi si sono inaspettatamente trovati senza dirigente scolastico da un giorno all’altro. Tutto è derivato da un intoppo burocratico tra l’Ufficio scolastico regionale (Usr) e la Corte dei conti che non ha apposto il proprio “visto” di conformità ai contratti di trattenimento in servizio accordati la scorsa estate da Usr Lombardia.
L’istituto del trattenimento in servizio per il personale scolastico è previsto dal comma 257 della legge 208/2015 che consente la deroga a favore dei dirigenti in servizio in istituzioni scolastiche impegnate in innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera e quindi di carattere innovativo proprio perchè sono volti allo sviluppo di una dinamica positiva tra la realtà locale e la globalizzazione che, in termini socio-culturali e socio-economici, rappresenta una delle sfide più urgenti per gli istituti superiori i cui studenti manifestano un diffuso interesse nei confronti di un futuro di studi o professionale all’estero.
Agli interessati è pervenuta via mail la comunicazione del provvedimento che li avrebbe collocati a riposo: per questo non è possibile esimersi dall’evidenziare la modalità attivata, del tutto sconcertante ed irrispettosa delle persone e dei ruoli, senza la minima attenzione alle ricadute sugli studenti, le famiglie, il personale della scuola e alla corretta organizzazione degli istituti scolastici. Tutti gli interessati hanno annunciato di attivarsi legalmente con richiesta di sospensiva del provvedimento che comunque disattende alla norma in base alla quale i dirigenti scolastici, come i docenti e tutto il restante personale, possono essere collocati a riposo solo il primo di settembre, proprio per sacrosante ragioni didattiche.
Analizzando nello specifico le competenze in capo al dirigente scolastico bisogna sottolineare che esso costituisce una figura strategica, rafforzata dalla legge 107/2015, conosciuta come “Buona Scuola”, che ancor più rafforza tale ruolo sia nelle sue funzioni di gestione direzionale, organizzativa e di coordinamento, sia nel suo ruolo decisionale circa l’utilizzo delle risorse umane finanziarie e strumentali.
La funzione del dirigente scolastico si svolge sia all’interno del contesto scolastico, sia all’esterno attraverso le relazioni con tutti gli attori che, a vario titolo, risultano coinvolti nel percorso educativo: dalle famiglie, alle istituzioni locali, alle varie agenzie formative che interagiscono e agiscono con l’istituzione scolastica nei processi di apprendimento. Tale ruolo viene svolto con altri componenti della comunità educante, quali lo staff di direzione composto da due collaboratori individuati dal dirigente stesso tra i docenti dell’istituto, le funzioni strumentali e gli organi collegiali. In particolare, infine, organizza l’attività scolastica secondo i criteri di efficacia ed efficienza ed è titolare delle relazioni sindacali.
Alla luce di questo sintetico riassunto del ruolo dirigenziale appare sempre più chiara la ricaduta negativa che il provvedimento sopracitato potrà avere sugli istituti coinvolti, nei quali è stato prontamente nominato un dirigente scolastico reggente che, ovviamente, risulta totalmente estraneo alle peculiarità e alle dinamiche presenti in ogni scuola e quindi l’auspicio di una rapida risoluzione delle controversie a favore di un reintegro rapido dei titolari presso i propri istituti di titolarità