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PASQUA: SIGNIFICATO CULTURALE E RELIGIOSO                                                     

Pasqua rappresenta la festa più solenne della religione cristiana che continua con l’Ottava di Pasqua e con il tempo liturgico di Pasqua che si protrae per 50 giorni includendo l’Ascensione e la Pentecoste.
di Eliana Cavanna

Il termine Pasqua deriva dal greco pascha, a sua volta dall’aramaico pasah, e significa “passaggio”, “passare oltre”, che per gli Ebrei è collegato al passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione; per i cristiani, invece, rappresenta il passaggio dalla morte alla vita di Gesù risorto.

Originariamente per gli Ebrei la festività pasquale era collegata all’attività agricola e rappresentava la festa della raccolta dei primi frutti della campagna, a partire dal frumento. Successivamente diventò la celebrazione annuale della liberazione degli ebrei dalla schiavitù, significato che si aggiunse al ricordo della fuga in Egitto e al fatto che con il sangue degli agnelli si fossero dipinti gli stipiti delle porte affinchè l’angelo sterminatore, come sostiene la Bibbia, passando da quelle case, risparmiasse i primogeniti.

La cena pasquale, ancora oggi, presso gli Ebrei, si svolge secondo un preciso ordine, denominato Seder, secondo il quale si servono cibi amari per ricordare l’amarezza della schiavitù egiziana e lo stupore per la libertà ritrovata. Per celebrare la Pasqua, al tempo di Gesù, gli israeliti si recavano ogni anno a Gerusalemme. Anche Gesù vi si recò, infatti la sua morte si verificò proprio in occasione della Pasqua ebraica. Egli per i cristiani rappresenta l’agnello pasquale che risparmia dalla morte, il pane nuovo che rende nuovi.

Data della Pasqua  

La datazione della Pasqua è mobile in quanto collegata al plenilunio di primavera: coincide con la domenica che segue il plenilunio di primavera e può avvenire tra il 22 marzo ed il 25 aprile; questa oscillazione temporale determina la Pasqua bassa o alta.

Essendo una festa mobile determina la data di altre celebrazioni ad essa collegate come la Quaresima, la Settimana Santa, l’Ascensione e la Pentecoste.

La tradizione dell’agnello

L’agnello fa parte dell’origine di questa festività; in particolare fa riferimento all’annuncio in cui Dio rivelò al popolo di Israele che lo avrebbe liberato dalla schiavitù in Egitto dicendo: “In questa notte io passerò attraverso l’Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia tra le genti che tra il bestiame” e continuò ordinando loro di marchiare le porte delle abitazioni con sangue d’agnello affinché fosse possibile distinguere chi colpire con il suo castigo e chi evitare.

Con il Cristianesimo il simbolo dell’agnello immolato per la salvezza di tutti diventa Cristo stesso e il suo sacrificio ha valore di redenzione.

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