Sono “Coda – I segni del cuore” e “Dune” i dominatori della 94esima edizione della Notte degli Oscar, divisa tra una “rinata” voglia di cinema dopo la pandemia e i timori legati alla guerra in corso in Ucraina. La statuetta per il Miglior film va a “Coda”, commedia drammatica diretta da Sian Heder e remake del film francese del 2014, recitato nella lingua dei segni, che racconta di una famiglia di pescatori muti in cui solo una figlia è in grado di parlare.
La Miglior regia va invece a Jane Campion per il film “Il Potere del Cane”, mentre “Dune” fa il pieno di riconoscimenti, ben sei: Miglior montaggio, Migliori effetti speciali, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Miglior colonna sonora, Miglior sonoro.
L’Italia esce sconfitta dalla serata al Dolby Theatre di Los Angeles, con Paolo Sorrentino col suo “È stata la mano di Dio”.