Musica da ascoltare, ma anche da vedere; saziare l’animo e la curiosità con la suggestione di un quadro naturale, cui le vibrazioni armoniche possano confluire un cuore pulsante, come si addice a chi non indugia nel piacere della scoperta. Può essere sintetizzato così il progetto “Musica con vista”, alla scoperta dei luoghi dell’anima.
Il progetto itinerante tra musica e luoghi storici e culturali più suggestivi della penisola è partito sabato 11 giugno a Roma, per scendere gradualmente domenica 12 a Vicenza e il 14 giugno a Catania, con l’intento di unire i linguaggi della tradizione musicale europea alle bellezze naturali e artistiche che arricchiscono uno dei paesi più belli del mondo, qual è l’Italia.
Più di trenta concerti che si svolgeranno fino al 23 settembre grazie a una rassegna promossa dal Comitato AMUR in collaborazione Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e l’impresa culturale creativa “Le Dimore del Quartetto” e l’Associazione “Dimore Storiche Italiane”.
Musica con Vista non si esaurisce esclusivamente nella temporaneità di una rassegna, ma verte su un sistema nazionale che vuole aprirsi all’Europa, nella convinzione che la musica possa essere il veicolo di trasformazione La nostra presenza nel Festival of The New European Bauhaus è un importante riconoscimento che testimonia quanto la musica possa essere un veicolo di confronto reale, per stimolare una nuova economia basata sull’identità; “ un motore di dialogo fra culture e connettore universale” come ha definito il presidente del Comitato AMUR, Francesca Moncada di Paternò, fondatrice a sua volta de “Le Dimore del Quartetto”. Un solido connubio di energie istituzionali che ha permesso di inserire i primi concerti all’interno della programmazione del festival of The New European Bauhaus, realizzato proprio dalla Commissione Europea nel mese di giugno.
Tanti gli artisti e le formazioni, meno conosciute al panorama mainstream, ma molto apprezzato nella cornice classico-accademica, come il Trio Quodlibet, Alexander Gadjiev, il Quartetto Henao, il Trio Chagall e tanti altri, accomunati, nonostante le differenze stilistiche di un nuovo approccio su come trasmigrare la potenza del suono all’interno dei luoghi fisici.
Musica con vista rappresenta una scelta consapevole a chi ha voglia di esplorare la musica in spazi inattesi, dove è lo stesso suono a ridefinire la geografia dei luoghi, creando mappe inconsuete che ridefiniscono l’attenzione all’ascolto visivo e allo sguardo sonoro, più espansivo e rapido della ragione.
La volontà di perdersi in mondi che offrano più angolazioni da dove scoprire l’Italia, perdendosi in una natura metafisica, ancora immacolata dal conformismo sociale. E’ in questi luoghi che la musica diventa una guida e un invito al viaggio, inconsueto nei suoi ambienti più preziosi, per cogliere stimolare alla ricerca verso gli aspetti più interessanti di uno spazio tanto “riconosciuto” da essere un nuovo luogo di origine.
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