Mens sana in corpore sano, i latini avevano capito tutto ma le società, “evolvendosi”, hanno fatto mille passi indietro da questo punto di vista. Stress, una parola che sentiamo tanto, troppo spesso. Ma quale è la sua definizione e quali sono i sintomi più comuni?
Il concetto deriva dal mondo fisico, si parla di resilienza, resistenza alla pressione, alla sollecitazione, allo sforzo. Ma è stato lo scienziato Hans Selye, nel 1930, a parlare per la prima volta di stress degli esseri umani. Un organismo sottoposto a stimoli stressanti come pressione di rendimento, carico psicologico, rumore eccessivo o fame a breve termine reagisce con una resistenza maggiore. A lungo termine esso può subire lesioni corporali gravi e persino mortali.
Ma non è necessario preoccuparsi più di tanto se prendiamo consapevolezza del problema, il processo è infatti reversibile e comunque, a detta dello stesso Selye, “L’assenza di stress è la morte. Solo i morti non hanno stress”.
La velocità che ci impone la società in cui viviamo porta a forme croniche che influenzano quantità e qualità della vita dell’uomo, costretto a tenere ritmi decisamente insostenibili, quasi disumani. Mente e corpo stazionano su binari destinati ad incrociarsi spesso, la prima influenza, domina, colpisce, più di quanto possiamo immaginare.
Ma un po’ di stress (eustress) ci vuole, per mantenere alta la tensione, per sollecitare le nostre reazioni alle difficoltà della vita, tuttavia piombare nello stress negativo (distress) è molto facile. Nove italiani su dieci soffrono di disturbi legati ad esso, soprattutto donne e giovani.
Ma cosa succede in tali situazioni? Il battito cardiaco e la respirazione aumentano, si attiva l’adrenalina e successivamente il nostro organismo produce cortisolo per tenere alta la guardia. La percezione è meramente soggettiva, i periodi di stress possono durare poche ore o periodi ben più lunghi con conseguenze nocive per la salute.
Ecco un elenco dei sintomi più comuni a livello fisico:
Emicrania;
Mal di stomaco e disturbi intestinali
Problemi cardiocircolatori;
Dolori muscolari;
Capogiri;
Disturbi del sonno;
Calo del desiderio sessuale.
Di seguito invece i più frequenti disturbi a livello psichico:
Irritabilità;
Spossatezza e senso di impotenza;
Pessimismo;
Difficoltà di concentrazione e improduttività;
Agitazione e cambiamenti di umore repentini;
Mancanza di autostima;
Tendenza all’isolamento.
Attenzione anche ad altre conseguenze ben più importanti, perché in un periodo di smarrimento e di forte pressione psicologica è più facile trovare sollievo in vizi come l’alcool, il fumo e la droga che solo apparentemente rilassano il corpo nell’immediato, cagionando, a lungo termine, danni potenzialmente letali per l’organismo.
Largo dunque ai più classici dei rimedi che però è sempre opportuno rinfrescare in un mondo dove tutto va sempre più veloce. Coltivare i propri interessi aumenta il buonumore, fare sport è assolutamente necessario per scaricare, meditare rilassa muscoli e mente, dormire bene è spesso la panacea di tutti i mali. Occhio anche a coltivare le relazioni sociali e a non dimenticare di respirare…bene