Anche quest’anno Dussmann aderisce alla campagna per la riduzione del consumo di sale, promossa da WASSH (World Action on Salt, Sugar & Health) e giunta alla sua diciannovesima edizione. L’iniziativa, pone quest’anno l’accento sul valore della Dieta Mediterranea come modello alimentare virtuoso poiché comporta un minor consumo complessivo di questo ingrediente.
In base ai risultati preliminari del progetto Minisal-Gircsi, raccolti in 15 Regioni italiane e riportati sul sito dell’Istituto superiore di sanità, l’assunzione giornaliera di sale nel nostro Paese è pari in media a 10,9 grammi negli uomini e a 8,6 grammi nelle donne: quantità che vanno ben oltre la soglia di 5 grammi che l’Organizzazione mondiale di sanità raccomanda di non superare.
Si tratta di dati in linea con quelli di numerosi Paesi industrializzati, ma preoccupanti alla luce delle evidenze scientifiche oggi disponibili. È infatti noto che elevati apporti di sodio aumentano il rischio per alcune malattie cardiovascolari e tumori.
Dussmann, che si occupa di ristorazione da oltre 35 anni, ha deciso di fare la sua parte affiggendo in alcune mense che gestisce, un manifesto che invita a rivedere le proprie abitudini alimentari. Nel poster si ricorda infatti che il sale è già presente nei prodotti che acquistiamo e si incoraggia la lettura delle etichette.
Sarà esposto nel refettorio del Comune di Casalpusterlengo (LO), dove vengono serviti 900 posti al giorno e in quello nel Comune di Torre Boldone (BG), dove i piatti preparati sono 360. Hanno aderito anche Unione Comuni Sud est Milano (380 utenti) e l’Unione Lodigiana Grifone (370 utenti). In altre mense verrà invece organizzata una giornata “a tema”, con la predisposizione di un menu iposodico.