La situazione delle scuole, rispetto all’anno precedente consente di affrontare l’impegno relativo alla maturità con maggiore consapevolezza e serenità: ciò è determinato sicuramente dall’elevata percentuale di personale vaccinato e dalla sperimentazione consolidata delle misure e dei presidi di sicurezza la cui applicazione rigorosa sta consentendo il ritorno in presenza di una elevata percentuale di studenti.
Vi sono però alcune criticità da chiarire: un punto nodale è rappresentato dal distanziamento, occorre infatti definire se tra i membri della commissione sia sufficiente un metro di distanziamento, o, come sostiene il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità 4/2021, si debbano prescrivere due metri. Su questo punto il Professor Villani, membro del Comitato tecnici scientifico, ha specificato che “il distanziamento di un metro, insieme all’utilizzo della mascherina chirurgica, costituisce una misura di assoluta efficacia”.
Se dovesse essere confermata l’impostazione dello scorso anno, sarebbe previsto ancora l’arrivo a scuola dello studente 15 minuti prima della convocazione e l’uscita subito dopo aver concluso il colloquio.
Per tutti, rigorosamente obbligatorio, l’utilizzo della mascherina certificata (quella consegnata dalla scuola al personale e agli studenti o la FFP2 di cui ognuno in autonomia si potrà dotare), sono considerate, invece, fuori norma le mascherine di comunità e, ovviamente, lo studente dovrà mantenere una distanza di almeno due metri dalla commissione d’esame.
Durante il colloquio potrà essere consentita la presenza di un solo accompagnatore che dovrà rispettare le indicazioni di prevenzione adottate dall’istituzione scolastica.
Gli impianti di areazione e di purificazione degli ambienti non sono ritenuti essenziali, pertanto non è previsto alcun intervento di manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda la sanificazione è sufficiente un’accurata pulizia dei locali da parte dei collaboratori scolastici, che avranno cura di sanificare il locale ad ogni cambio di studente.
Per quanto attiene, invece, alla somministrazione dei tamponi rapidi o dei test salivari nelle zone rosse, il Ministero sostiene che, pur essendo i tamponi affidabili, è sufficiente che, coloro i quali presentino sintomi covid, mantengano la massima cautela nell’isolarsi tempestivamente, mentre, in assenza di sintomi, è fondamentale il rigoroso rispetto delle misure di prevenzione. Pertanto, non sembra necessario procedere all’effettuazione di tamponi, che, oltretutto, dovrebbero essere ripetuti nelle varie fasi dell’esame.
Altro nodo critico è quello riguardante il personale fragile: occorrerà attenersi rigorosamente alla normativa in merito, si attendono, comunque, chiarimenti su quanto previsto nell’ordinanza sugli esami rispetto alle attività a distanza.
Infine, sulla seconda dose di vaccino ai docenti sarà valutata l’ipotesi di consentirne la somministrazione al termine delle operazioni di esame o, di effettuare collegamenti da remoto.