Motivo: dal prossimo 3 luglio la direttiva UE impone ai Paesi membri di mettere al bando tutta la plastica monouso “usa e getta” (piatti,forchette, bottiglie per bevande, tazzine, cannucce e borse di plastica, salviette umidificate, palloncini con relativi bastoni, e chi più ne ha più ne metta).
Niente da fare anche per le plastiche “non pienamente biodegradabili”, (sviluppate dal nostro Paese da sempre in prima linea sui temiambientali): occorre biodegradabilità al 100%!
Un’ortodossia normativa che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore del packaging cartaceo (50mila addetti) e quello della ristorazione veloce (8 milioni di individui).
D’accordo sull’obiettivo finale, ma c’è modo e modo di condurre la lotta alla plastica.