Con un nuovo Decreto, datato 10 Aprile, si allunga invece il confinamento domiciliare fino al 3 Maggio e tutte le misure per controllare la diffusione del coronavirus. Ma a partire dalla giornata di domani, ci saranno nuove attività che potranno aprire al pubblico o riprendere la produzione.
Le attività produttive che apriranno il 14 Aprile comprendono:
studi professionali
fabbriche
cartolibrerie
librerie
negozi neonati e bambini
silvicoltura
attività varie e forestali
Per l’elenco completo delle attività e relativo codice ATECO si invita a consultare l’Allegato 3 del DPCM 10 Aprile .
Tutte le attività coinvolte nella riapertura dovranno attenersi alle misure di sicurezza già adottate da supermercati e farmacie quali: il distanziamento sociale di almeno un metro, l’obbligo di pulire e igienizzare gli ambienti almeno due volte al giorno e l’utilizzo imperativo di mascherine e guanti in tutti gli ambienti chiusi e in tutte le fasi lavorative.
Si sta lavorando a un nuovo DPCM- il “Decreto Aprile”- da completare entro il 20 p.v., in cui verranno esplicitate le successive manovre come la riapertura graduale di tutte le imprese e l’attenuazione del lockdown. A capo della task force istituita dal Presidente del Consiglio, troviamo Vittorio Colao ex CEO di Vodafone che dirigerà la Fase del 2 del Coronavirus grazie a un decreto da 25 miliardi di euro.
Tra le manovre a supporto dei cittadini troviamo il bonus affitti esteso anche agli immobili ad uso non abitativo, la proroga della Cassa integrazione in deroga, del reddito di emergenza per chi è impossibilitato a svolgere l’attività lavorativa e mini-reddito per i lavoratori in nero. Anche il bonus di 600 euro diventerà con il Decreto Aprile bonus di 800 euro per Partita Iva e lavoratori autonomi, proroga del congedo parentale straordinario INPS,del bonus baby sitter e del bonus figli straordinario. Inoltre con il Decreto Liquidità si sta cercando di attenuare la fiscalità delle imprese e di salvaguardarne la liquidità delle medie e grandi imprese, che stanno subendo più di tutte la pressione economica.
Rispetto ai numeri forniti giornalmente dalla Protezione Civile ci sono opinioni contrastanti, secondo i virologi il numero dei contagi sarebbe decisamente superiori di quelli accertati tramite campione e inoltre, i test non sono stati eseguiti schematicamente in tutta Italia; il ché precluderebbe qualunque analisi precisa dei dati raccolti. Su una cosa sono d’accordo: la ripresa sarà lenta e controllata. A partire dai Dispositivi di Protezione Individuale che dovranno essere distribuiti massivamente ai cittadini e agli accertamenti nelle aziende del corretto rispetto dei distanziamenti e delle norme igieniche indispensabili. Intanto il bollettino delle 18.00 di oggi registra un incremento del numero dei contagiati di 1.363, per un totale di 103.616 positivi. Il numero dei ricoveri sale di 126 unità (28.023 totali) ma il 70% dei positivi al coronavirus sono in isolamento domiciliare asintomatici o con sintomi lievi. Aumenta anche il numero dei deceduti che sono 566 in più rispetto a ieri e cresce anche il numero dei guariti, 35.425 totali con un incremento di 1.242. Il dato più significativo e rilevante tra tutti per la corretta interpretazione dei dati sono le diminuzioni dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, oggi 83 in meno rispetto alla giornata di domenica.