Queste strategie sono perlopiù adottate dalle aziende
pubblicitarie, ma non solo; anche il mondo dell’informazione ha nutrito la
consapevolezza che le immagini siano un mezzo efficace per arrivare in poco
tempo alla coscienza del pubblico.
Questo spinge a domandarsi quali siano i principali mezzi
usati per trasmettere le immagini; la risposta è per eccellenza la televisione,
poi abbiamo anche il giornale cartaceo, ma vi è un valido avversario
dell’intramontabile “scatola d’intrattenimento”: Internet in tutte le sue reti.
In particolare si è
notato che stanno prendendo piede i social tra cui Instagram e Facebook (i più
popolari).
Dopo un sondaggio diretto a 40 persone – 20 tra i 12/13 anni
e altri 20 dai 50 in su – si è potuto constatare che tutti si sono trovati
d’accordo sull’affermare che le immagini siano un mezzo potente per suscitare
emozioni, che il lettore deve sapere come dovrebbe avvenire una corretta
informazione e ricerca delle fonti, l’importanza del rapporto tra giornalista e
lettore per una corretta informazione, e che la fascia giovanile è quella più
coinvolta dall’informazione per immagini.
Il sondaggio ha rilevato però anche una discrepanza per
quanto riguarda la scelta del social per informarsi e per informare; gli adulti
Facebook, mentre i giovani Instagram.
L’utente è quindi consapevole di quanto sia importante la
corretta informazione e molto spesso tende a raccontare fatti di cui è venuto a
conoscenza utilizzando Internet come canale comunicativo, in particolare i
social.
Il giornalista, quindi, può aiutare l’utente ad informare e
si può creare un forte legame tra fonte, lettore e giornalista, senza omettere
la creatività, elemento necessario per trasmettere emozioni attraverso
l’immagine.