Una volta aver trascritto tutti i dati, si procede ora alla loro analisi.
Il post: dei 33 intervistati, 28 hanno risposto positivamente alla domanda sul nostro post, mentre 5 hanno dato risposta negativa.
SB: dei 28, solo 10 conoscono i Silent Book, mentre i 5 non interessati all’immagine non conoscono il genere.
Lettori forti: si rileva la presenza di 7 lettori forti (chi legge tra i 10 e i 12 libri all’anno). Di questi, solo 1 non è interessato al post, mentre gli altri 6 si dicono curiosi. Ben 4 lettori forti non conoscono i Silent.
Analisi
Osservando i dati si può notare come il post sia riuscito a suscitare la curiosità della maggior parte degli intervistati. Si osserva anche (con sorpresa) che non esiste necessariamente una correlazione tra lettori forti, lettori di SB e le risposte positive.
Per approfondire meglio questo aspetto basta analizzare i ‘pareri liberi’. Nell’articolo precedente avevamo già parlato della scelta dell’intervista semi strutturata per dare agli intervistati la possibilità di esprimere le loro opinioni sull’immagine che gli si presentava davanti. Ecco quelle più comuni:
“Sì, m’interessa. Il disegno e la didascalia mi spingono a saperne di più”
“Non conosco la storia, ma guardando l’immagine mi viene voglia di leggerla”
“Mi piace! l’arte mi appassiona e seguire una storia raccontata da immagini mi affascina”
Unire, quindi,il racconto ai nuovi mezzi di comunicazione aiuta ariattivare l’attenzione dei giovani nei confronti della lettura e questo avviene anche nei non lettori. La comunicazione diretta delle immagini sprona gli utenti a saperne di più, stabilendo così un primo passo verso il riavvicinamento alla narrazione.