oconcept of getting money with bets in football,Football Betting
Non è la prima volta che le scommesse illegali riempiono le pagine di cronaca. Ma i fatti di cronaca che da qualche settimana riempiono il mondo dei media sportivi e dei giornali riguardo le denuncie a carico di alcuni giocatori di calcio, tutte da verificare e per le quali sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti, ci invitano a fare dovute riflessioni. In Italia il gioco d’azzardo non è reato a meno che non lo si faccia attraverso circuiti illegali. Se si tratta poi di atleti che giocano nei circuiti illegali e poi vanno in campo a giocare le partite il problema diventa ancora più complesso.
La giustizia sportiva
Ai calciatori è vietato scommettere dalle norme di diritto sportivo anche attraverso il circuito legale sulla disciplina sportiva di cui fanno parte per evidenti ragioni di conflitto di interesse. E’ la norma prevista nell’art. 24 del codice di giustizia sportiva che vieta ad uno sportivo professionista tesserato con una federazione, di scommettere su eventi della propria disciplina sportiva. Un comportamento punibile con una squalifica fino a tre anni. E delle violazioni possono essere chiamati a rispondere anche coloro che sanno delle scommesse illegali ma non denunciano.
Uno degli aspetti più rilevanti del fenomeno scommesse è l’età dei giocatori coinvolti. Giovani affermati che grazie al calcio hanno costruito le loro ricchezze e che cadono nella dipendenza del gioco d’azzardo, legale o illegale, indipendentemente dallo status sociale e dal conto in banca. Siamo di fronte a un problema trasversale, probabilmente, generazionale che si chiama ludopatia. La ludoptia, un fenomeno di dipendenza che è sempre più diffuso tra i giovani. La ludopatia viene definita “dipendenza senza droghe”. Ma che ha gli stessi connotati delle dipendenze pericolose dalle quali chi ci cade non riesce ad uscirne fuori. Studi recenti dimostrano come sia un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani. Secondo una ricerca compiuta dall’Istituto superiore di sanità nel 2018, la questione riguarda un terzo degli uomini adulti, con la fascia tra i 19 e i 26 indicata come la più vulnerabile. I dati del report parlano di un milione e mezzo di giocatori problematici e di un giro d’affari da oltre 110 miliardi: Italia terzo paese al mondo dopo Cina e India. In Italia esiste il numero verde 800.55.88.22 a cui potersi rivolgere per dare aiuto alle persone che affrontano la ludopatia e alle loro famiglie.
La ludopatia nel mondo del calcio I calciatori coinvolti sono giovani ma sono anche dei professionisti che guadagnano milioni di euro e, scommettendo, mettono in gioco qualcosa di più importante: le loro carriere. E non è da non sottovaluitare il cattivo esempio che danno ai tanti giovani tifosi e sostenitori che in loro vedono la più autentica rappresentazione dei valori sportivi. In tanti si domandano il perchè alcuni giovani calciatori inconsapevoli che vivono in un mondo dorato si lasciano coinvolgere nel fenomeno scommesse. Perchè al di la delle dipendenze dimostrano di non conoscere bene le leggi che vietano le scommesse illegali e le eventuali conseguenze. Un problema che investe le società o i procuratori che per respondabilità oggettiva dovrebbero anche responsabilizzare di piu questi giovani calciatori. Le contraddizioni tra il rispetto delle norme vigenti e le forme pubblicitarie
Rispettiamo le leggi ma al tempo stesso non ci rendiamo conto dell’esistenza di forme di pubblicità al di fuori della legalità per indurre a scommettere per generare forti guadagni. E’ il caso di molti ex calciatori testimonial di siti e di notizie che hanno un nome che indirettamente sono finalizzati alle scommesse. In questo modo le agenzie di scommesse online, restando nella legalità formale, aggirano gli effetti del “Decreto dignità”, norme che dal 2018 vietano in Italia «qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro» con ogni mezzo, comprese le manifestazioni sportive e le trasmissioni televisive o radiofoniche. Mentre le uniche pubblicità di gioco d’azzardo ammesse dalla legge sono quelle ai giochi a estrazione che non prevedono una vincita immediata.