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Scuola

LE NUOVE LINEE GUIDA PER L’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA ECCO COSA E’ PREVISTO                                    

Impostate secondo i nuclei concettuali delle linee guida del 2020 individuano traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento degli studenti di primo e secondo ciclo di istruzione.

Con l’approvazione delle nuove linee guida che entrano in vigore già a partire da questo anno scolastico 2024 /25 sostituendo le precedenti linee guida del 2020 è stato sanato il vuoto legislativo della mancanza di disposizioni organiche riguardo l’ individuazione dei traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento e i risultati attesi nell’insegnamento della educazione civica del primo e secondo ciclo di istruzione

Le precedenti linee guida del 2020 pur fissando i tre nuclei fondanti avevano rinviato all’a.s. 2022/2023, la determinazione dei traguardi di competenza e degli obiettivi specifici di apprendimento dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, degli obiettivi specifici di apprendimento dei Licei (D.M. n. 211 del 7/10/2010), dei risultati di apprendimento degli Istituti tecnici (direttive del 2010 e 2012) e degli Istituti professionali (D.M. n.766 del 23/8/2019).

Le nuove Linee guida, impostate secondo i nuclei concettuali di cui all’articolo 3 della Legge che, per loro natura interdisciplinari, attraversano il curricolo e possono essere considerati in ogni argomento che tutti i docenti trattano quotidianamente, individuano traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento che devono essere perseguiti nel primo e secondo ciclo di istruzione, fornendo, altresì, azioni di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile per la scuola dell’infanzia e definendo i traguardi di sviluppo delle competenze, gli obiettivi di apprendimento e i risultati attesi.

Ecco alcuni principali traguardi di sviluppo delle competenze e obiettivi di apprendimento inseriti nelle nuove linee guida.

DIRITTI, DOVERI E RESPONSABILITA’ PERSONALE

In piena coerenza con il dettato costituzionale, le nuove Linee guida sottolineano non solo la centralità dei diritti, ma anche quella dei doveri verso la collettività, che l’articolo 2 della nostra Carta costituzionale definisce come “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. L’importanza di sviluppare anche una cultura dei doveri rende necessario insegnare il rispetto verso le regole che sono poste per una società ordinata al fine di favorire la convivenza civile. Far prevalere il diritto e non il libero arbitrio. Da qui l’importanza fondamentale della responsabilità individuale che non può essere sostituita dalla responsabilità sociale.

CULTURA DEL LAVORO

Pienamente coerente con la Costituzione è anche la necessità di valorizzare la cultura del lavoro come concetto fondamentale della nostra società da insegnare già a scuola fin dal primo ciclo di istruzione.

SCUOLA E FAMIGLIA

La scuola, unitamente alla famiglia e alle altre istituzioni del territorio, ha la responsabilità di supportare gli studenti nel percorso che li porta a diventare cittadini responsabili, autonomi, consapevoli e impegnati in una società sempre più complessa e in costante mutamento. In questo contesto è fondamentale l’alleanza educativa fra famiglia e scuola.

CENTRALITA’ DELLA PERSONA E INCLUSIONE SOCIALE

La scuola “costituzionale” che ispira l’educazione alla cittadinanza, proprio perché dà centralità alla persona dello studente, deve sempre favorire l’inclusione, a iniziare dagli studenti con disabilità, dal recupero di chi manifesta lacune negli apprendimenti, dal potenziamento delle competenze di chi non ha eguali opportunità formative e di chi non utilizza pienamente l’italiano come lingua veicolare come contribuire ad una formazione volta a favorire l’inclusione degli alunni stranieri nella scuola italiana. Una scuola costituzionale che realizza gli obiettivi di stimolo e valorizzazione di ogni talento.

CULTURA E APPARTENENZA ALLA COMUNITA’ NAZIONALE

il ruolo della scuola diventa fondamentale anche al fine di svelare il significato del ricchissimo patrimonio culturale e ambientale dell’Italia, dei suoi territori e delle sue comunità. L’educazione civica può proficuamente contribuire a formare gli studenti al significato e al valore dell’appartenenza alla comunità nazionale che è comunemente definita Patria, concetto che è espressamente richiamato e valorizzato dalla Costituzione. Rafforzare il nesso tra il senso civico e l’idea di appartenenza alla comunità nazionale potrà restituire importanza, fra l’altro, al sentimento dei doveri verso la collettività, come prescritto dall’articolo 2 della Costituzione

VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

L’insegnamento dell’educazione civica aiuterà gli studenti a capire la storia intera del Paese, riconoscendola nella ricchezza delle diversità dei singoli territori e valorizzando le varie eccellenze produttive che costituiscono il “Made in Italy”. Da far comprendere che la cittadinanza si costruisce attraverso l’identificazione con i valori costituzionali, l’esercizio responsabile delle virtù civiche, la valorizzazione dei territori che costituiscono la Repubblica, con le loro tipicità e tradizioni.

SPIRITO DI INIZIATIVA E CULTURA DI IMPRESA

Spirito di iniziativa e di imprenditorialità sono le competenze sempre più richieste per affrontare le sfide e le trasformazioni sociali attuali oltre che espressione di un sentimento di autodeterminazione. Gli studenti avranno modo di accrescere l’iniziativa economica privata anche sulla base dell’importanza della proprietà privata, tutelata dall’articolo 42 della Costituzione e che, come ben definisce la Carta dei diritti fondamentali della Unione Europea, è un elemento essenziale della libertà individuale e che va dunque rispettata e incoraggiata.

TRASVERSALITA’ DELL’INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO ESPERENZIALE

La scelta di individuare l’educazione civica come insegnamento trasversale e ambito di apprendimento interdisciplinare è coerente con i documenti europei e internazionali in materia di educazione alla cittadinanza. E si rende necessario anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili ad una singola disciplina e neppure ad ambiti disciplinari delimitati.

Le nuove linee guida attribuiscono una grande importanza anche all’apprendimento esperienziale, attraverso la valorizzazione delle attività di carattere laboratoriale, casi di studio, seminari dialogici a partire da fatti ed eventi di attualità, così come esperienze di cittadinanza attiva vissute dagli studenti in ambito extra-scolastico. Che concorrono a comporre il curricolo di educazione civica, grazie anche ad una loro rilettura critico-riflessiva e alla loro discussione sotto la guida del docente e nel confronto reciproco tra pari, ovvero nel confronto esperienziale fra studenti.

RACCORDO CON LE DISCIPLINE

Le Linee guida, infine, riconoscendo e valorizzando il principio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, mirano a favorire e incoraggiare un più agevole raccordo fra le discipline, nella consapevolezza che ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascuno studente

Tanti i contenuti che, nell’arco delle 33 ore minime annuali previste per la disciplina, i docenti potranno proporre. Attività che sviluppino conoscenze e abilità relative

all’educazione alla cittadinanza

all’educazione alla salute e al benessere psicofisico e al contrasto delle dipendenze

 all’educazione ambientale

all’educazione finanziaria

all’educazione stradale

all’educazione digitale 

all’educazione al rispetto

Un lavoro dei docenti che stimoli gli studenti all’apprendimento per il perseguimento trasversale di obiettivi e traguardi nell’ambito delle competenze necessarie per la costruzione dell’individuo di oggi e di domani. Un individuo pienamente consapevole e responsabile del proprio ruolo di cittadino attivo, dei suoi diritti e doveri, sentimenti di identità e appartenenza ad una comunità che si riconosca nei principi e valori come previsti nella costituzione italiana, dei rischi della società odierna, lo sviluppo economico e sociale nella comunità organizzata.

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