Una buona qualità della vita, costi accettabili, opportunità di lavoro e occasioni di incontro. È questo quello che una città deve offrire ai millennial. Il sito di viaggi Big 7 Travel ha stilato una classifica delle 50 città migliori per i giovani incrociando i dati ricavati da studi, indici e sondaggi internazionali.
Al primo posto si piazza Austin, in Texas, capace di garantire ottime opportunità lavorative, premiare lo spirito imprenditoriale e intrattenere con serate e locali trendy. Seconda posizione per Perth che, non solo è la città più friendly dell’Australia, ma è anche il miglior posto al mondo per gli expats: clima soleggiato, ottimi salari e affitti abbordabili. Al terzo posto troviamo Montreal, in Canada, con i suoi festival alternativi, la movida vivace e la grande apertura nei confronti degli immigrati. Il Texas si guadagna un altro spazio in classifica con Dallas che attira molti giovani per l’economia in crescita e il tasso di occupazione, ma anche per le occasioni di divertimento.
La prima città europea s’incontra in quinta posizione: Berlino. Mentalità aperta, vedute liberali e una vita notturna instancabile compensano gli inverni non proprio miti. Subito dopo la capitale tedesca, si piazza Barcellona che sembra avere tutto quello che i ragazzi desiderano: spiagge splendide, party per tutti i gusti, cucina eccellente e uno dei terreni più fertili in Europa per le startup. Anche Amsterdam, al settimo posto, risulta una città a misura di millennial: piccola, con tanti eventi per fare vita sociale e libertà diffuse in ogni ambito. Il progressista e tollerante Canada, guidato dal quarantasettenne Justin Trudeau, compare di nuovo all’ottavo posto con Toronto, luogo ideale per aprire una startup e con un’ottima qualità della vita. Colonia, in Germania, si aggiudica il nono posto grazie alla sua intensa nightlife e al suo spiccato lato LGBT-friendly. Phoenix, in Arizona, conquista il decimo posto: con i debiti per il college sulle spalle e gli stipendi piuttosto bassi, spesso i millennial si ritrovano a prediligere le città che possono permettersi. Con un mercato immobiliare favorevole e costi sostenibili, Phoenix ha la capacità di adattarsi a tutte le tasche.
Se le aree geografiche predominanti nella top ten sono Nord America, Australia ed Europa, al tredicesimo posto compare anche l’Oceania con Auckland, in Nuova Zelanda. La seconda città più pacifica al mondo è anche una delle migliori destinazioni per l’universo LGBT. Monterrey, in Messico, è invece la prima città dell’America Latina a comparire in classifica: il trentesimo posto lo deve a case economiche, buon cibo, ottima birra e numerose chance per trovare impiego.
Tra le metropoli asiatiche si afferma Seoul, in Sud Corea, che occupa il trentacinquesimo posto: la rete internet più veloce al mondo, tecnologie avanzate e un’eccellente offerta formativa sono punti di forza molto apprezzati. Poco più giù, al trentasettesimo posto, troviamo Bangkok che non è il massimo per la vivibilità, ma sembra il posto perfetto per i nomadi digitali che hanno già un lavoro e possono svolgerlo in qualsiasi angolo del globo. La capitale thailandese piace per la gente amichevole, il basso costo della vita e la facilità con cui si raggiungono isole paradisiache. A chiudere la classifica c’è Hong Kong in Cina, accesa recentemente da violente proteste anti-governative. Nonostante sia la città più cara del mondo, ha un turismo sviluppatissimo e i millennial adorano la sua cultura gastronomica.
Nell’hit-parade di Big 7 Travel non c’è alcuna traccia dell’Italia. Indubbiamente sole, cibo e svago non mancano, ma forse a pesare sono la crisi economica e il tasso di disoccupazione giovanile che si aggira intorno al 27%. Bel Paese sì, ma solo per gli anziani.