Volontariato

La semplicità che fa felici

Un Natale diverso, le Feste che non sono poi veramente tali, ve lo sareste mai aspettato appena un anno fa? No vero? Ma il punto è proprio questo, tutto può cambiare, velocemente, inesorabilmente.

Le lamentele per la televisione che non funziona, fa troppo freddo o troppo caldo, non ho i soldi per comprare il nuovo telefonino. E ancora non piango davanti ad un film, non abbraccio o bacio i miei genitori, un uomo vero non può abbassarsi a tali comportamenti, ma quanto siamo complessati!

E poi il Covid, una pandemia, un qualcosa che colpisce tutti, trasversalmente: belli, brutti, sensibili e insensibili, ricchi e poveri. Chi vuol capire capisca, anzi ha sicuramente capito, chi passa avanti come un caterpillar non ha tempo per fermarsi, qualunque cosa accada.

Semplicemente vita, semplicemente accade l’imprevisto, anche gigantesco, inspiegabile, comunque incredibilmente umano. Dunque ci si adatta, in attesa della liberazione, si sopravvive, nell’attesa di vivere, ci si attiene alle regole per il bene di tutti.

Prendete un’esistenza normale, quella che avevamo prima di questo dannato virus, con i normali alti e bassi, se vi avessero detto che il segreto della felicità sta proprio nella semplicità vi sareste fatti una grossa risata e sarete andati avanti nella vostra giornata, alla ricerca di qualcosa in più della solita routine.

(da: pixabay.com)

Prendete questa di esistenza, Natale tra pochi intimi dove si riapprezza la bellezza della semplicità, Natale senza i propri genitori lontani o da custodire contro lo spauracchio Covid, ammettetelo, quanto vi sarebbe piaciuta la “solita” cena di ogni anno o il pranzo pieno di parenti, a volte anche serpenti?

Si apprezzano le cose solo quando si perdono o, come speriamo che sia, si congelano in attesa di tempi migliori. La tombola dove tuo cugino grida ambo al primo numero, i regali da spacchettare anche se non proprio graditi, l’attesa del Capodanno e l’indecisione su cosa fare “tutti insieme”, siamo abituati al lamento e siamo sempre alla ricerca della felicità.

Come quando cerchi ovunque una cosa, metti a soqquadro mezza casa per poi scoprire che ciò che stavi cercando era ad un palmo dal tuo naso, quella felicità stava proprio nella routine di una vita normale senza imprevisti e scossoni improvvisi.

E vorresti riprendere il filo che si era spezzato, sputare fuori quei “ti voglio bene” troppo spesso ricacciati in gola, abbracciare i tuoi cari e piangere senza pensare alle convenzioni e al “come si deve fare”.

E vorresti che tutto questo assurdo periodo passi in un baleno per mettere in pratica gli insegnamenti che hai colto, perché “il carpe diem” è una necessità, perché felicità fa rima con semplicità e non è un caso.

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