Cosa bolle in pentola? E’ la sesta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, ci dicono, e coinvolge 436 Licei classici in tutta Italia! Cerchiamo di farci spiegare qualcosa di più dalla prof.ssa Monica Negri, che coordina la preparazione della Notte Nazionale al Foscolo.
Cos’è la Notte Nazionale del Liceo Classico?
È un evento nato da un’idea del professor Rocco Schembra, del Liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale, con l’intento di dimostrare la perdurante vitalità del curricolo del Liceo classico, popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti, abilità e competenze. In pochi anni i Licei partecipanti sono triplicati, dando vita e visibilità a un progetto sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione, in partenariato con RAI Cultura e RAI Scuola. Venerdì 17 gennaio dalle 18 alle 24, in tutta Italia, nelle centinaia di Licei aderenti, gli studenti si esibiranno in una vasta gamma di performance legate ai loro studi e all’esaltazione del valore formativo della cultura classica. Al Foscolo, per esempio, la serata prevede un alternarsi incalzante di concerti, letture e incontri come quello, alle 19, con il famoso traduttore Massimo Bocchiola che ruotano attorno al tema fondamentale della serata: la cultura classica e il suo rapporto con l’attualità.
Cosa rappresenta la Notte per la scuola italiana?
La Notte rappresenta per tutta la scuola italiana un’occasione di festa e insieme di riflessione sulle radici più profonde e unificanti del nostro patrimonio culturale, oltre che un momento di condivisione dei propri saperi e valori con la comunità attraverso l’apertura alla cittadinanza. È anche un modo alternativo e innovativo di fare scuola, che si affianca in maniera proficua e produttiva a quello tradizionale.
Qual è l’importanza di avere una cultura di tipo classico oggi? Quali sono i suoi punti di forza?
I punti di interesse della cultura classica sono molteplici: la consapevolezza della nostra identità attraverso la conoscenza delle nostre radici; il confronto con civiltà diverse dalla nostra – in questo, il passato è come un paese straniero nel tempo invece che nello spazio – che ci aiuta a rapportarci con il mondo variegato e cosmopolita di oggi; l’approfondimento di lingue e letterature che sono alla base della nostra civiltà e cultura (basti pensare al fatto che la terminologia scientifica moderna, tanto in italiano quanto in inglese, è tutta costruita su radici greco-latine); il colloquio a distanza con tanti artisti, scrittori, filosofi e poeti che hanno affrontato prima di noi le nostre stesse difficoltà e hanno cercato di rispondere alle domande e alle istanze fondamentali dell’uomo: dall’etica ai sentimenti – amore, odio, amicizia, passione -, dal senso della vita al mistero della morte, dalla sete di conoscenza agli abissi del cuore umano.
Perché, secondo lei, tanti ragazzi continuano a scegliere questa scuola?
Perché sentono il fascino dei punti di forza di cui abbiamo appena parlato e perché si aspettano dalla scuola una formazione insieme solida e flessibile, capace di offrire una cultura approfondita e stimolante che allarghi i loro orizzonti e li accompagni per tutta la vita, al di là delle scelte professionali di ciascuno.
Quali sono le maggiori attrattive che una serata del genere potrebbe esercitare su coloro che non hanno mai avuto un approccio sistematico alla cultura classica?
In primo luogo, vedere e ascoltare quello che gli studenti creano rielaborando ciò che studiano e rifondendolo nel loro presente. Il vero punto di forza della Notte sono i ragazzi che la animano profondendo il loro impegno e le loro energie recitando, componendo, cantando, suonando, cucinando, riflettendo… In secondo luogo, immergersi in un’atmosfera di festa in cui si vede che la cultura è una sfida a volte faticosa, ma anche gioiosa, e godersi gli spettacoli e le mostre. E coloro che hanno già frequentato questo tipo di ambiente da cosa potrebbero essere invogliati a ritornarvi?
Beh, un po’, spero dalla nostalgia degli anni di scuola e dal piacere di rispolverare antiche conoscenze, un po’ dalla voglia di vedere se le giovani generazioni di liceali sono poi tanto diverse dalle vecchie… in ogni caso, l’invito è esteso a tutti: più saremo, più bella sarà la Notte.
Anche quest’anno l’impegno da parte dei docenti, degli studenti e dei collaboratori scolastici per organizzare un evento che riesca coinvolgere a 360 gradi davvero chiunque è notevole, come già nelle scorse edizioni della Notte. Dal canto nostro, noi studenti speriamo di riuscire a portare a tutti, ancora una volta, la cultura classica che stiamo imparando, approfondendola e apprezzandola sempre di più. E ci auguriamo che per una Notte saremo capaci di trasmettervi o ritrasmettervi la sua magia senza tempo.