Anche per lui, come per tanti altri grandi del mondo dell’informazione spettacolo e intrattenimento, è arrivato il momento della fine. Maurizio, un amico di famiglia, un grande comunicatore, un uomo intelligente e leggero che riusciva a vedere e far vedere i sentimenti più nascosti, le speranze, le contraddizioni, i legami, gli amori dei suoi personaggi. Molti dei quali grazie a lui si sono affermati nel mondo dello spettacolo.
La sua, una grandissima umanità mista al dovere dell’apparire, del raccontare la vita e le storie tra formalismi scenici e profonde introspezioni ai quali tutti i suoi invitati si prestavano volentieri. Perché nei suoi talk show ha inventato una nuova forma di comunicazione che era quella di svelare e mostrare pubblicamente la parte più intima e vera dei personaggi pubblici. Un uomo coerente in tute le battaglie per i diritti civili come senza paura la sfida a viso aperto alle mafie, la paura che attraverso la parola
e la riflessione tanti possono comprendere il bene e il male. Con lui muore il personaggio fisico ma non muore il patrimonio di esempi parole, intelligenza e moralità che segna e segnerà il percorso delle future generazioni nel mondo dell’informazione e comunicazione. Ci mancherai.