Food & wine

LA CARNE SINTETICA ARRIVERA’ SULLE NOSTRE TAVOLE?

Un eventuale via libera Ue alla carne in provetta potrebbe essere il primo passo verso moltissimi altri alimenti prodotti in laboratorio.

di congerdesign da Pixabay

Si parla con insistenza di carne sintetica, in particolare, in questi giorni, dopo la presa di posizione del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida di vietarne la produzione e la commercializzazione nel nostro Paese pena pesanti multe.

Quasi in contrasto a tale decisione arriva dall’Australia la notizia che un’azienda ha appena creato in laboratorio una polpetta di carne sintetica di “mammut”. <>, spiega al Guardian Tim Noakesmith, cofondatore dell’azienda Vow, produttrice della polpetta.

Per produrre la polpetta di mammut, di dimensioni gigantesche perché è grande quanto una palla da bouling, i ricercatori sono partiti dalla sequenza di DNA della mioglobina, ossia la proteina muscolare che conferisce alla carne il suo sapore caratteristico, hanno quindi integrato i tasselli mancanti con DNA di elefante.

La sequenza è stata quindi inserita nei mioblasti di una pecora, ossia cellule staminali che sono state replicate fino ad arrivare a venti miliardi. Le cellule sono state quindi utilizzate per produrre la carne: <>, spiega Ernsy Wolvetang, docente dell’Università del Queensland, in Australia, coordinatore della ricerca, <>.

La ditta Vow ha già ipotizzato circa cinquanta specie “alternative” da trasformare in carne sintetica, tra le quali alpaca, canguro, coccodrillo, bufalo e pavone. L’ipotesi dell’azienda consiste nel mescolare le cellule delle diverse specie per produrre nuovi tipi di carne: <>, spiega George Peppou, amministratore delegato di Vow <>.

Una soluzione green per i consumatori di carne?

Attualmente l’utilizzo della carne sintetica è consentito solo a Singapore e negli Stati Uniti, mentre in Italia sta sollevando numerose critiche. Di certo la denominazione “carne sintetica” viene collegata a qualcosa di finto, artificiale e poco sano. Tuttavia tale alimento coltivato in laboratorio evita l’allevamento e la macellazione di animali, per la produzione si utilizza molto meno terreno e acqua rispetto all’allevamento animale, le emissioni di metano sono ridotte a zero e si tutela l’ambiente perchè vengono utilizzate fonti energetiche rinnovabili.

Le polpette di mammut rappresentano probabilmente più una provocazione simbolica che una vera possibilità per i piatti del futuro. In verità non sappiamo neppure se siano dannose per il nostro sistema immunitario, visto che quest’ultimo non è mai entrato in contatto con la proteina di carne di mammut, però molte aziende stanno cercando di replicare in laboratorio la carne di polli, manzi e maiali per consentire ai “carnivori” di non rinunciare alla bistecca senza danneggiare il Pianeta e salvando la vita degli animali.

La carne sintetica costituisce una tematica dibattuta e, nel nostro Paese la Coldiretti, che costituisce la maggior associazione degli imprenditori agricoli si è da tempo schierata per il ‘no’, al fine di preservare la dieta mediterranea che consente di alternare con equilibrio sulle nostre tavole i cibi tradizionali e salutari della cucina italiana. Il governo, ufficialmente. Il 28 marzo ne ha vietato la produzione e l’importazione prevedendo multe fino a 60.000 euro e addirittura la chiusura degli stabilimenti per coloro che non rispetteranno tali disposizioni.

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