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LA BAMBINA CHE NON VOLEVA CANTARE” IN PRIMA VISIONE IL 10/03 SU RAI1

Il film tv liberamente ispirato al libro autobiografico “Il mio cuore umano” della cantante Nada Malanima.

(Tecla Insolia nei panni di Nada foto a cura di Fabrizio di Giulio)

Ci sono opere che ti permettono di conoscere un’artista in una parte della sua vita conosciuta ai più e sicuramente, di questi tempi, un film – ancor più trasmesso in televisione o su piattaforma – ha la capacità di raggiungere un pubblico ben più ampio. “La bambina che non voleva cantare” (produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction), per la regia di Costanza Quatriglio (co-sceneggiatrice insieme a Monica Rametta) è liberamente tratto dal libro autobiografico della cantante Nada Malanima, “Il mio cuore umano” (Edizioni di Atlantide), e «racconta il percorso umano e artistico di una ragazza della provincia toscana che, non ancora compiuti i sedici anni, grazie  ad  una  voce  dal timbro unico, riesce a imporsi prepotentemente nel panorama musicale italiano diventando una vera icona della Canzone italiana fino ai nostri giorni. Nada, nel 1969 sale per la prima volta sul palco dell’Ariston e anche se la sua canzone “Ma che freddo fa” non vince, diventa il tormentone dell’anno» (dalla sinossi ufficiale). Ipotizziamo che questo film tv potrà lasciare letteralmente il segno nel cuore del pubblico poiché farà scoprire degli aspetti meno noti dell’artista, concentrandosi sul suo essere bambina e adolescente e su sentimenti, motivazioni e ferite che hanno portato ‘la bambina che non voleva cantare’ a farlo. 

Per chi non avesse letto il libro e/o non sapesse molto sulla sua esistenza prima che diventasse nota, non vogliamo rivelare troppo a riguardo, anche perché quest’opera merita di essere vista, non solo per la decisione di rappresentare una vita vissuta, ma anche per come lo fa, dalla scrittura allo sguardo registico, passando per un cast assolutamente in parte: Carolina Crescentini (la madre), Sergio Albelli (il padre), Paolo Calabresi (il maestro di canto), Tecla Insolia (Nada adolescente), Giulietta Rebeggiani (Nada a 7 anni), Massimo Poggio, Paola Minaccioni e con Nunzia Schiano nel ruolo di Nonna Mora. Ci fa piacere evidenziare come a dar corpo alla cantante a 15 anni sia Tecla Insolia, la quale a 16 anni, nel 2019, ha vinto “Sanremo Young” e nel 2020 è arrivata seconda classificata al Festival di Sanremo tra le ‘Nuove Proposte’.

(Tecla Insolia nei panni di Nada, Sanremo 1969 foto a cura di:Fabrizio Di Giulio)

In quanto attrice ci aveva già colpito in “Vite in fuga” (fiction targata sempre Rai con Anna Valle e Claudio Gioè) e, a proposito di un ruolo così particolare, che raffigura una persona esistente e famosa, ha dichiarato durante l’incontro stampa: «Si tratta di un personaggio travagliato, complesso e al contempo leggero. Stiamo parlando di una bambina e di un’adolescente cresciuta negli anni Sessanta. Mi affascina che in alcune scene sia triste, ma mentre canta diventi felice. Nada inizia a cantare perché pensa sia una sorta di cura per la madre, instaura così un rapporto complesso con la musica in quanto non capisce se sia davvero quello che le piace fare o se canta solo per la madre. Alla fine si rende conto che è un mezzo per esprimere la rabbia e i sentimenti che prova. I miei genitori sono di origine siciliana ma sono nata e vivo in Toscana, in provincia di Livorno, perciò sono stata agevolata anche nell’accento toscano da conferire al personaggio. Sono rimasta molto stupita, mentre leggevo la sceneggiatura, su come ci fossero, tra me e lei, così tante emozioni e situazioni che combaciano. Certo io e Nada arriviamo da epoche e percorsi diversi, ma aver affrontato il palco di Sanremo penso che mi abbia aiutato. Il lavoro dell’attore sta nell’utilizzare anche le sensazioni che hai vissuto per esprimerle in modo differente, in funzione del personaggio».

“La bambina che non voleva cantare” è in programma, in prima visione su Rai1, mercoledì 10 marzo alle h 21.25. 

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