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IL LATTE E LA NOSTRA SALUTE

Il latte rappresenta un’importante fonte di vitamina D e una sola tazza al giorno fornisce circa il 30% del fabbisogno quotidiano di calcio, mediamente necessario ad un adulto.
di Tiziana Bosio

Tale alimento è stato considerato, a lungo, essenziale nella dieta; negli ultimi anni, però, il latte ha sollevato dibattiti accesi tra i nutrizionisti, alcuni dei quali lo ritengono un alleato della salute, mentre altri lo considerano una possibile fonte di problemi.

Essendo di origine animale, sul piano ideologico, non è consumato da coloro i quali osservano un regime vegano, mentre viene ammesso dai latto-vegetariani.

Al di là di tali considerazioni, non si può prescindere dalla considerazione che rappresenti una eccellente fonte di calcio, essenziale per la salute delle ossa e dei denti, oltre che di vitamina D, che aiuta l’organismo ad assorbire il calcio e riduce il rischio di osteoporosi.

Unitamente ai benefici per l’apparato scheletrico, alcuni studi indicano che il consumo moderato di latte può produrre risultati positivi sull’apparato cardiovascolare. In effetti i prodotti lattiero-caseari, in particolare quelli fermentati come lo yogurt, grazie al contenuto di potassio e magnesio, possono contribuire a mantenere un buon equilibrio della pressione arteriosa.

Tuttavia, è importante scegliere latte a basso contenuto di grassi per evitare l’aumento del colesterolo LDL associato ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari.

Nonostante i notevoli benefici, il latte non è utilizzabile da tutti: l’intolleranza al lattosio rappresenta un problema diffuso che si verifica quando un organismo non produce l’enzima necessario per digerire il lattosio, cioè lo zucchero presente nel latte. Coloro che soffrono di tale intolleranza, dopo il consumo di latticini, possono essere soggetti a disturbi quali gonfiore, diarrea e crampi addominali.

Per ovviare a tali fastidiosi sintomi esistono numerose alternative quali il latte senza lattosio o il latte vegetale. Quest’ultimo ha riscosso successo come alternativa al latte vaccino: latte di mandorle, avena, soia, cocco offrono una scelta priva di lattosio e sovente sono integrati con calcio e vitamina D per fornire un apporto nutrizionale simile.

Non tutte le alternative vegetali, però, sono uguali: alcune possono contenere zuccheri aggiunti o avere un contenuto proteico inferiore a quello del latte vaccino.

Il latte può essere considerato sia amico che nemico: per molte persone rappresenta una fonte preziosa di nutrienti essenziali e può essere parte di una dieta equilibrata; tuttavia, chi soffre di intolleranza al lattosio, allergie, oppure si trova in particolari condizioni di salute, potrebbe dover evitare o limitare il consumo di latte.

 La chiave per risolvere i problemi è sempre costituita dalla moderazione e dall’ascolto del proprio corpo. Se il latte causa disagio o sintomi indesiderati, esistono in commercio valide alternative che possono essere utilizzate per soddisfare le esigenze nutrizionali di ogni individuo senza sacrificare il gusto e la salute.

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