Economia

I “CALDI” COSTI DELL’ESTATE 2022

Gli italiani spenderanno di più per andare in vacanza in estate nel 2022: in alcuni posti i prezzi stanno già aumentando.

Estate 2022, le tanto attese vacanze liberi dal covid stanno per arrivare, ma ahimè, l’associazione consumatori ha già anticipato che i costi aumenteranno in particolare per alcuni biglietti aerei, per ombrelloni e sdraio.

Secondo il Codacons, nello specifico, i biglietti per i voli europei subiranno quasi un raddoppio rispetto allo scorso anno, infatti rielaborando i dati Istat, l’associazione consumatori ha evidenziato che, nell’ultimo mese le tariffe dei voli europei hanno subito un incremento del 91% rispetto allo stesso periodo del 2021.

I voli intercontinentali, invece, hanno registrato un rincaro del 35,75%, mentre quelli nazionali del 15,2%.

Ad aumentare saranno anche i prezzi dell’estate 2022 relativi ai trasporti marittimi: nello specifico, nell’ultimo mese le tariffe dei traghetti sono aumentate del19,4% rispetto ad analogo periodo del 2021.

Mentre i costi di aerei e navi sono aumentati, i prezzi dei biglietti ferroviari sono scesi del 9,9% su base annua. Si tratta di una riduzione determinata dalle minori restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria e dal ritorno di offerte e scionti.

Nell’estate 2022 non aumenteranno solo i prezzi dei trasporti, ma sarà più costoso anche trascorrere una giornata al mare.

Da un’indagine effettuata, quest’anno per una giornata al mare le famiglie italiane spenderanno una media di 144 euro contri i 109 euro di un anno fa. Gli incrementi medi di ombrelloni, lettini e sdraio saranno del 20 % rispetto alla stagione 2021. Ciò significa che per un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento medio si dovranno sborsare tra i 20 ed i 30 euro al giorno, importo che salirà fino a 150 euro per le strutture superiori. Un abbonamento mensile in uno stabilimento balneare costerà tra i 600 ed i 900 euro, mentre quello stagionale tra i 1.500 ed i 3.000 euro.

Vacanze solo un’illusione?

Ci sembrava di esserci quasi riusciti: finito lo stato di emergenza, via progressivamente le restrizioni, l’arrivo delle belle giornate e gli italiani che non vedono l’ora di riprendere vacanze e viaggi. E invece no! Infatti tra caro benzina e caro bollette, controllando il conto in banca, saranno in parecchi a ridurre drasticamente, se non addirittura annullare, i giorni di vacanza.

Eppure  la prossima estate era indicata come quella della ripresa. Una ripresa, però che sarà più lenta del previsto se il settore turistico, pur naturalmente giustificato dalle pesanti perdite subite dai lockdown ed ora dai rincari energetici seguirà la strada del serpente che si morde la coda: scaricare sul consumatore finale i maggiori costi attraverso un incremento generalizzato delle tariffe al pubblico.

Una strategia che sul lungo periodo di certo non premierà in quanto se gli italiani possono fare ben poco con le bollette di luce e gas o con i rincari del carrello della spesa, taglieranno quello che riescono, in primis vacanze e cene al ristorante!

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