Dopo un periodo in cui la Festa dell’Arma si è svolta all’interno delle caserme ritorna la cerimonia militare, oggi è stata schierata una Compagnia di formazione con i militari del Comando Provinciale.
È tornata la festa dei Carabinieri ma anche di tutti e per tutti.
Tornando alla cerimonia, dopo la resa degli onori, il Comandante Provinciale di Pavia, Col. Luciano Calabrò, ha passato in rassegna lo schieramento ed è seguita la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
Il Comandante Provinciale dopo aver rivolto i ringraziamenti di rito a tutte le autorità presenti e “un commosso pensiero ai colleghi non più tra noi”, pur senza ricorrere a dati statistici ha evidenziato il grande impegno dell’Arma “nel settore della prevenzione e della repressione”.
“Penso infatti che la misura del nostro operato risieda nel cuore delle persone oneste che ci stimano e talvolta criticano costruttivamente al fine di spronarci a fare meglio. Credo che questa misura risieda nell’eroismo quotidiano dei nostri Comandanti di Stazione e dei nostri Carabinieri a partire dai gradi più bassi, dalla vicinanza e l’empatia con la quale accolgono costantemente i cittadini. Credo, parafrasando il dire di San Paolo, nella fatica della carità che dobbiamo perseguire, benigna, paziente, che non si adira, che non invidia, che non cerca il suo interesse, che non manca di rispetto, che non tiene conto del male ricevuto, che non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.
Le insidie della quotidianità, portate nelle forme talvolta violente del crimine di strada o in quelle non meno odiose e pericolose della violazione delle private abitazioni, sono gli elementi di situazione cui è stata rivolta la nostra prioritaria attenzione.
Allo scopo di rispondere alla legittima richiesta di maggior sicurezza dei cittadini, i presidi territoriali dell’Arma hanno costantemente operato ricercando una sempre più spinta cooperazione con tutte le Amministrazioni e quegli enti pubblici e privati che con le Forze di Polizia condividono progetti e responsabilità nel settore della sicurezza”.
Il Colonnello Calabrò ha poi proseguito ponendo l’attenzione al controllo del territorio e alla cooperazione e sinergia tra cittadini, Enti e forze di polizia in generale, evidenziando il ruolo della “polizia di prossimità”. Ha ricordato poi i programmi tecnologici e il fondamentale contrasto alle varie forme di criminalità, settore per il quale non sono state risparmiate energie.
Fra le varie operazioni ha ricordato che il Nucleo Investigativo Provinciale ha tratto in arresto “un’agguerrita e ben organizzata banda che, vestendo uniformi delle Forze dell’Ordine, aveva commesso numerose truffe al danno di anziani”.
In ultimo ha salutato i suoi carabinieri in quanto tra pochi mesi sarà trasferito ma ha sostenuto ”Porterò con me il vostro ricordo, i vostri sguardi….la vostra serena capacità di sopportazione nelle situazioni più critiche…la vostra lealtà. Grazie per tutto questo, mi mancherete. Viva l’Arma dei Carabinieri. Viva l’Italia”.
Si è proceduto, poi, alla premiazione di alcuni militari che hanno compiuto azioni e attività particolarmente significative.