Editoriale

ECONOMIA D’ARGENTO, QUEL TRENO DA NON PERDERE

Ogni secondo nel mondo due persone compiono 60 anni. Nel 2050 gli over 60 conteranno 2,1 miliardi di individui.

In Italia – secondo le proiezioni Istat – la quota di ultrasessantacinquenni schizzerà entro questo decennio dagli attuali 14 milioni a circa 20 milioni. Siamo in presenza di una gigantesca opportunità generata dall’invecchiamento della popolazione: si chiama “Economia d’Argento” (Silver Economy), ossia un sistema di produzione e distribuzione finalizzato a soddisfare le esigenze di consumo e di salute delle persone non più giovani.

E che si traduce in un potenziale d’acquisto planetario pari a 15 mila miliardi di dollari. Un’economia che solo nel nostro Paese vale 620 miliardi di euro e pesa circa il 40% del PIL.

Un’economia che capovolge il profilo degli over 60: da anziani nonnetti ad individui attivi che portano in dote una disponibilità economica sopra la media, un’alta propensione al risparmio e una capacità di spesa orientata ad una migliore qualità della vita (viaggi, cultura, trasporti, sanità).

L’economia d’argento è il treno del 21° secolo che non possiamo perdere.

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