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Finanza

È tutto oro quello che luccica?

L’investimento in oro è un argomento tornato prepotentemente alla ribalta. Cosa ne ha spinto le quotazioni?

Turbolenze geopolitiche e timori di un rallentamento dell’economia mondiale inducono gli investitori a considerare l’oro un equivalente a monete come l’euro e il dollaro in termini di sicurezza patrimoniale.
È risaputo come l’oro sia considerato un bene rifugio e anche nei bilanci delle banche è classificato come cash equivalent.
Le politiche monetarie espansive delle banche centrali che mantengono i tassi d’interesse a livelli molto bassi o per lo più negativi, hanno spinto i mercati a tornare utilizzare l’oro come valida alternativa ad investimenti poco remunerativi. L’oro infatti non dà interessi o cedole ma ha un valore in sé.
Ma è bene sgomberare il campo dalla convinzione che l’investimento in oro sia privo di rischio e rappresenti rendimento a prescindere.

A dimostrarlo sono alcuni semplici dati:
Dal 1971 (anno in cui termino’ il gold standard, che legava il dollaro all’oro) al 2018 chi avesse investito 1000 dollari in oro avrebbe avuto un rendimento cumulato del 455%
Ma chi avesse investito la stessa cifra per lo stesso periodo di tempo nella borsa americana (S&P 500) avrebbe ottenuto un rendimento cumulato del 1728%. In aggiunta non tutti sanno che le oscillazioni del prezzo dell’oro sono molto marcate.
Sempre nel periodo dal 1971 al 2018 la volatilità media delle sue quotazioni è stata del 27%, mente quella degli asset azionari è stata inferiore del 10%.

Occorre quindi porre attenzione alle “avvertenze” che riguardano quindi un aspetto fondamentale quando si prendono decisioni di investimento: la liquidità. Oggi l’oro, in particolare quello da investimento, cioè i lingotti, è facilmente liquidabile ad un prezzo chiaro (il fixing) è scontato di una commissione percentuale non particolarmente elevata.
Ma è facile confondere il concetto di rivendibilita’ con quello di liquidità.
Oggi quasi tutto è rivendibile, pensiamo solo a Ebay…
Ma la liquidità è l’attitudine a trasformarsi prontamente in moneta, senza perdita di valore. È una caratteristica sicuramente rara. Quale attività oggi è trasformabile immediatamente e senza perdite in moneta?

Ecco che allora diventa fondamentale l’elemento prezzo. Come molti altri investimenti finanziari l’oro può rivendersi facilmente ma con il rischio di trovarsi in perdita. La rivendibilità non garantisce la liquidità intesa come garanzia di poter vendere velocemente senza essere costretti a svendere.
È evidente quindi come l’elemento centrale da valutare per l’investimento in oro sia il tempo.
Se ho a disposizione più tempo per vendere probabilmente riuscirò a spuntare un miglior prezzo. Se invece voglio vendere in breve tempo dovrò abbassare sensibilmente il prezzo.
Variabile tempo fondamentale intesa anche come timing: considerando la forte oscillazione di valore dell’oro per poterlo far davvero “luccicare” occorre acquistarlo al momento giusto e venderlo al momento giusto.

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