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Scuola

DOCENTI TUTOR E ORIENTATORI NELLE SCUOLE SUPERIORI DA SETTEMBRE

Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha siglato il decreto ministeriale relativo all’assegnazione alle istituzioni scolastiche dei finanziamenti per la valorizzazione dei docenti che svolgeranno la funzione di tutor e di orientatore.

di Gerd Altmann da Pixabay

Il numero di docenti tutor varia da una scuola all’altra in quanto dipende dal numero degli studenti frequentanti le classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori per l’anno scolastico 2023- 2024.

Per ricoprire tale ruolo i docenti devono avere cinque anni di servizio a tempo indeterminato, aver esperienza nelle funzioni interne alla scuola relative all’orientamento, PCTO e dispersione, impegnarsi a svolgere tale funzione per almeno tre anni scolastici e seguire un corso di formazione on line di 20 ore sulla piattaforma Futura organizzato da INDIRE.

Sarà cura del dirigente scolastico avviare la procedura per la selezione dei docenti disponibili a partecipare alla formazione per svolgere tali ruoli.

Una volta terminata la formazione il dirigente scolastico provvederà alla nomina dei docenti tutor e orientatori per l’anno scolastico 2023/2024. Durante l’anno scolastico INDIRE fornirà ulteriore supporto a tutor e orientatori e promuoverà la condivisione di buone pratiche tra i docenti.

Il docente tutor

A questa nuova figura sarà assegnato il compito di coordinare e promuovere le attività educative per personalizzare il percorso di istruzione per gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado. Tale ruolo comprende il supporto agli studenti in difficoltà e la promozione del potenziamento per coloro che evidenziano talenti particolari.

Il docente orientatore

Il compito del docente orientatore, uno per ogni istituto scolastico, consisterà nel favorire le attività di orientamento per supportare gli studenti che dall’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado si iscriveranno alla secondaria di secondo grado. Dovranno tenere in considerazione le aspirazioni degli studenti, le loro potenzialità, i diversi percorsi di studio e le opportunità offerte dai territori, dal mondo produttivo e universitario.

Per il compenso per queste nuove figure saranno erogati finanziamenti appositi dal ministero, ma la quota individuale che varierà tra 2.850 e 4.750 euro lordi l’anno, sarà stabilita in contrattazione di istituto.

La rivoluzione del merito

<<Un modello di scuola virtuoso – ha sostenuto il ministro Valditara – deve mettere in luce i talenti di ogni singolo studente. Per questo con un significativo stanziamento di risorse, come Ministero abbiamo deciso di puntare su figure professionali specializzate che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate. Il tutto in un confronto costante con le parti sindacali>>.

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