Scuola

DOCENTE TUTOR: IN CLASSE DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Verrà introdotta la figura del docente tutor per ogni gruppo classe, il docente che dovrà avere una formazione particolare.

di Marcus da Pixabay


Come annunciato dal ministro Valditara con l’anno scolastico 2023/2024 sarà introdotta nelle classi una nuova figura di insegnante: il docente tutor che dovrà possedere specifici requisiti ed avrà un riconoscimento economico superiore ai colleghi.
La riforma prevede che questa nuova figura docente dopo aver seguito un percorso di formazione svolga le seguenti attività:

  • rappresenti un sostegno per gli studenti con maggiori difficoltà di apprendimento;
  • costituisca un supporto per gli allievi meritevoli, quelli che, sostiene Valditara sono “molto bravi che magari in classe si annoiano e che hanno bisogno di accelerare”;
  • accompagni famiglie e ragazzi nelle attività di orientamento affinchè scelgano il percorso scolastico
    maggiormente consono alle attitudini di ogni studente.

Proprio in riferimento al fondamentale ruolo rivestito dall’orientamento, Valditara ha sostenuto che il docente tutor dovrà, in maniera specifica, “dare consigli ai giovani e alle famiglie sulle scelte più opportune per la prosecuzione degli studi. Occorre cioè da una parte che la scuola sappia individuare le potenzialità dello studente, dall’altra è necessario recuperare informazioni dai territori per conoscere le concrete prospettive formative e occupazionali. La scuola deve far emergere le attitudini dei ragazzi come l’arte socratica della maieutica”.

Ogni gruppo classe potrà fare riferimento ad un docente tutor che, supportando i ragazzi nell’individuare il percorso più adeguato per la prosecuzione degli studi e i settori occupazionali che offrono la maggior richiesta di lavoro, rappresenterà una figura fondamentale nel contrasto alla dispersione scolastica.

Come sostiene il ministro, infatti “la grande sfida è combattere la dispersione scolastica i cui dati sono impressionanti: in Italia il 13,2% dei ragazzi tra i quindici e i diciannove anni non studia e non lavora.
Per fare degli esempi, in Romania la percentuale è del 12,1%, in Germania del 5%, in Portogallo del 2,6%, in Svezia del 2,5%. Portare questo dato sotto il 10% entro qualche anno sarebbe un buon risultato”.
I requisiti del docente tutor In base all’impostazione di Valditara il docente tutor dovrà seguire un apposito percorso di formazione e possedere specifici requisiti, infatti non dovrà conoscere solo la propria disciplina ma gli saranno richieste anche competenze di pedagogia e psicologia che gli consentiranno di adempiere ai maggiori impegni a lui richiesti e, per i quali sarà pagato di più rispetto ai colleghi.

Come più sopra anticipato per ogni classe sarà individuato un docente tutor; in situazioni di elevata complessità, per rispondere a criticità di classi particolarmente difficili, sarà possibile individuarne più di
uno, con il vincolo di frequenza al percorso di preparazione all’orientamento.

Relativamente a questa nuova figura docente, però, i sindacati di categoria, in attesa di un confronto con il ministero, hanno evidenziato qualche perplessità, auspicando a tal proposito alcune riflessioni in quanto il vigente contratto collettivo nazionale di lavoro considera la funzione docente in maniera unitaria e non prevede la funzione tutoriale per una parte di insegnanti.

Secondo i sindacati, inoltre, la responsabilità didattica ed educativa è competenza del collegio docenti che in base alla propria autonomia ha il compito di individuare le scelte organizzative maggiormente sintone e coerenti con i bisogni educativi di studentesse e studenti sulle quali deve essere predisposto il Piano Triennale dell’Offerta Formativa che costituisce l’identità di ciascun istituto scolastico.

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