Il lavoro febbrile speso per garantire la ripartenza del nuovo anno scolastico in sicurezza non ha portato i suoi frutti; eppure tutto era pronto: protocollo di sicurezza, percorsi differenziati, didattica digitale integrata con attività sincrone ed asincrone, però, neppure il tempo di abituarsi a queste modalità che è arrivato lo stop improvviso che ha riportato tutti alla dad.
Incredulità, amarezza e sconforto, soprattutto, perché a costringere nuovamente a casa i nostri studenti non è stata la mancanza di pianificazione all’interno della scuola; e, se dal punto di vista dell’uso e della gestione degli strumenti digitali e tecnologici docenti e studenti erano ormai più pronti ed attrezzati rispetto ai mesi scorsi, lo stesso non si può dire per la tenuta psicologica, già messa a dura prova per gli effetti del lockdown primaverile; infatti sentimenti di tristezza e segnali di stanchezza si manifestano a vari livelli e non solo per le ore trascorse davanti al monitor del pc.
A mancare sono la relazione, la socialità, la condivisione, importanti per gli adulti, fondamentali per i ragazzi.
Peraltro la dad non può essere definita del tutto improduttiva, nonostante il grande sforzo dei docenti nel calibrare i loro interventi a distanza con contenuti coinvolgenti e motivanti, ma non sempre si può definire proficua, anzi, spesso, costituisce un pericoloso banco di prova per i nostri adolescenti chiamati a coniugare volontà ed intelligenza senza l’indispensabile regia dei loro insegnanti. Se è vero, infatti, che occorre promuovere una modalità di apprendimento che consenta ai ragazzi di navigare in un contesto fluido ed incerto, sono, però, comunque indispensabili modalità di insegnamento centrate su dimensioni personali e relazionali, non realizzabili a distanza, che favoriscano lo sviluppo di competenze necessarie agli adolescenti per conoscersi e progettare in maniera autonoma, consapevole e responsabile.
Per fortuna ci ha soccorso il tempo che non si è fermato, quindi abbiamo dato il via alle tradizionali attività di orientamento, che di tradizionale non hanno più nulla, come pure si stanno avviando le attività per i PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e l’orientamento post diploma, oltre alle prove Invalsi che si svolgeranno tra marzo e maggio 2021 e a significativi progetti, tutti rigorosamente a distanza.
L’ importante infatti è non stancarsi mai di programmare, per i nostri ragazzi e per noi stessi, neppure se non vediamo ancora la luce in fondo al tunnel; tutt’al più chiudiamo gli occhi, perché talvolta “ad occhi chiusi, gli occhi sono straordinariamente aperti!” e ci aiutano a vedere nitidamente quella realtà che dobbiamo affrontare tutti i giorni con coraggio e pervicacia, trovando dentro ognuno di noi quell’<<élan vital>>, lo slancio vitale, introdotto da Bergson quale caratteristica specifica dell’essere umano, forza spirituale che entra nella materia per dominarla e superarla, aiutando ognuno ad andare oltre le avversità della vita..
Silvana Fossati – Dirigente Scolastico Liceo Taramelli/Foscolo di Pavia