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Cultura

David Byrne e il suo progetto ottimista dell’informazione

Si chiama Reason to be Cheerful la nuova webzine del poliedrico ex leader dei Talk Heads, per stimolare le persone alla positività e alla voglia di cambiare il mondo.

Quante volte, guardando i telegiornali, i giornali o la lunga serie di Talk show completamente abbandonati alla facile seduzione politica, ognuno di noi avrà pensato: “Meglio non guardare per non infuriarsi”!

Il sistema dei media, che ormai va dalla Tv al social network, sembra ormai fagocitato e quasi digerito da quel mostro incontrollabile che è il “diritto all’informazione”. Non si tratta di un attacco a uno dei diritti più sacri della democrazia, ma di un’analisi sulla libertà, da parte della cultura d’opinione di generare sempre nuove leve di gendarmi dell’intrattenimento. Questi hanno il compito di trasmettere, unicamente o in larga parte, quei contenuti a carattere drammatico o tragicomico, i quali a loro volta concretizzano una realtà parallela di cui avere più timore che altro, alimentando così il Leviatano della stessa linfa vitale di cui si nutre la ragione. Il risultato è la convinzione istituzionalizzata che le buone notizie siano meno interessanti o importanti.

A questo problema ci sta pensando seriamente David Byrne. Musicista, compositore, artista a tutto tondo Mr Byrne non è uno che cade facilmente nell’inganno della noia. E, infatti, dopo una carriera a suon di arte totale il genio e leader dei Talking Headsha deciso di dare una nuova sferzata alla sua vita, per lanciarsi in un’impresa particolare che a primo impatto non ha nulla a che vedere con il mondo dell’arte.

Reasons to Be Cheerful: questo è il nome del primo progetto editoriale, lanciato ufficialmente lo scorso 24 agosto, dall’associazione no profit di Byrne Arbutus Foundation, il cui scopo è “ispirare e offrire spunti positivi per un mondo migliore”.

Si tratta di una webzine che, attraverso una serie di contenuti che spaziano dalla cultura alla salute, dalla scienza alla tecnologia, dal clima all’economia, si pone l’obiettivo di diffondere e raccontare eventi, notizie o semplici storie in grado di ispirare nelle persone una visione del mondo positiva e vivace.

David Byrne non ha fatto altro che rispondere a una necessità silenziosa ma presente; quella di raccogliere buone notizie per migliorare la qualità della vita. È stato ampiamente accertato che la somministrazione di bad and breaking news può provocare forme diverse di depressione.

(da: wikipedia.it)

Raccontare storie che svelino le tante ragioni per essere ottimisti è dunque il messaggio di Reason to be Cheerful; controbilanciare l’amplificazione istituzionalizzata dei drammi e della negatività con una serie di storie che stimolino l’individuo a ricostruire una visione positiva del mondo.

“Ho iniziato a raccontare ad altri ciò che avevo trovato, dice lo stesso David Byrne. Le loro reazioni sono state incoraggianti, per cui ho cominciato a scriverci.”

Quello che sembrava una semplice ricerca alternativa è diventata improvvisamente un modello di sviluppo dell’informazione stessa, la cui prerogativa sociale ha sorpreso un po’ tutti, facendo anche storcere il naso a molti. Al centro vi è l’ipotesi che questo progetto possa essere un modo per distrarre le persone dalle cose importanti, ma forse la vera rivoluzione di Reason to be Cheerful sta nel rimettere in gioco una teoria: 

Chi decide quali siano le notizie importanti e perché dovremmo accettare per veritiera la loro versione del mondo?

“Qualcuno potrebbe dire che concentrarsi sulle cose positive è solo un modo per distrarsi, aggiunge Byrne,ma io penso esso che sia fondamentale per evitare di arrendersi.” 

Grazie al supporto di contenuti video, podcast ed eventi live, Reasons to be Cheerful vuole offrire uno sguardo editoriale a mo’ di “tonico in tempi tumultuosi” nel tentativo di cercando di mettere insieme il più ampio numero di buone pratiche possibili per essere felici e soddisfatti nel mondo in cui viviamo. 

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