La cultura politica prepara i giovani con una formazione specifica per trovare le adeguate risposte alle diverse sfide economiche e politiche del XXI secolo. La promulgazione della Carta Costituzionale compie proprio quest’anno il settantesimo compleanno. Non si comprende con chiarezza se gli italiani abbiano capito la sua importanza per un’adeguata convivenza democratica. L’Associazione Italiana Docenti Universitari si è mobilitata presentando la proposta di legge ad iniziativa popolare, per inserire nella programmazione didattica lo studio della Costituzione nelle scuole italiane di ogni ordine e grado.
«La nostra proposta è ancora ferma in Parlamento – commenta Alfonso Barbarisi, Presidente nazionale dell’AIDU – senza avere alcuna risposta. Abbiamo raccolto le firme e chiediamo ai parlamentari di approvare l’iniziativa legislativa. Il nostro obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica a questo argomento per favorire la promulgazione della legge. La Costituzione deve essere vissuta dai giovani perché soltanto in quel modo è possibile comprendere i nobili valori sociali contenuti nel documento. La Carta Costituzionale è un distillato di equilibrio scritto in un momento storico, nel quale si sentiva l’esigenza di iniziare un periodo di pace. I giovani devono studiare e conoscere la Costituzione perché nelle scuole si formano le coscienze; è necessario insegnare sin da subito sia i diritti sia i doveri del vivere democratico. Questo scrigno di saggezza e di cultura deve avere una giusta valorizzazione specialmente nelle nuove generazioni; sono convinto che i ragazzi possano apprezzare la Costituzione».
Per sottolineare l’importanza delle Istituzioni nel dibattito democratico è bene capire la conoscenza e il ruolo della popolazione in una democrazia repubblicana come quella dell’Italia. Comprendere le diverse prerogative troppo spesso dimenticate è il passaggio successivo con il quale esercitare la propria volontà democratica in un sistema dove il popolo è sovrano. «Conviene ricordare un po’ di storia. Quando c’era il Re – commenta Stefano Ceccanti, Ordinario di diritto pubblico comparato all’Università di Roma “La Sapienza” e deputato – decideva soltanto lui le diverse azioni da adottare per il Paese insieme a pochi parlamentari, riuniti nella Sala Regina di Montecitorio, dove fu firmata la Carta Costituzionale quando venne promulgata. Con l’avvento della democrazia il popolo diventa sovrano e sceglie i suoi rappresentanti mediante le elezioni. Questo passaggio deve essere insegnato ai giovani per comprendere il ruolo da protagonista di ciascuna persona. Il comportamento della popolazione con il conseguente ruolo primario da svolgere nella democrazia deve essere sottolineato ai ragazzi per valorizzare il contenuto della Carta Costituzionale. Il popolo è sovrano anche in Europa perché siamo noi a scegliere i nostri rappresentanti politici presso il Parlamento europeo».
John Stuart Mill scriveva che l’uomo è sovrano su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente. La bioetica si occupa dei grandi interrogativi, delle grandi scelte, a partire dal rispetto della vita umana nel suo significato più profondo. Tutto è incentrato sul problema della salvaguardia dell’individuo, il nostro tempo si interroga sui limiti; la ricerca scientifica migliora la qualità di vita dell’uomo, delinea un cammino composto di conquiste verso la cura delle malattie più insidiose, cerca i presupposti per insegnare alla popolazione come curarsi e come concepire la propria salute. La rilevante complessità dell’argomento rivela la sua criticità quando si affronta la questione normativa; regolamentare una questione etica sembra a tratti una contraddizione in termini, un lavoro quasi impossibile specie se deve prescindere dalla valutazione del singolo caso. Ed è proprio in queste delicate questioni che trova applicazione la Carta Costituzionale perché diventa un punto di riferimento per decidere in maniera rispettosa ed equilibrata nei confronti della popolazione. L’insegnamento della Costituzione nelle scuole agevola i giovani alla conoscenza della democrazia: educare al rispetto reciproco è un valore sociale da promuovere quotidianamente.