Sul tema è intervenuto all’interno della trasmissione “Dritti al punto” in onda su Cusano Italia Tv, Giuseppe Guaglianone – vicepresidente ordine farmacisti di Roma. “Innanzitutto è necessario scongiurare allarmismi sconsiderati, in questo le istituzioni stanno facendo un egregio lavoro.
L’Italia, dopotutto, è abituata alle emergenze, abbiamo difficoltà nella programmazione ma la strategia per fronteggiare le emergenze ci è chiarissima – dichiara Gaglianone.
“I farmaci mancano ma il problema è mondiale. Basta consultare la banca dati per vedere che identici allarmi preesistevano anche nel 2014, mi riferisco a uno studio dell’Università del Texas che rilevava la mancanza di 262 farmaci essenziali negli ospedali, a un altro riferibile al 2016 quando Università del Michigan proponeva delle soluzioni alla carenza di farmaci.
Il problema oggi è stato trasportato in Europa e ora ne stiamo pagando le difficoltà.
Esiste una distinzione necessaria tra effetti primari e secondari, gli effetti primari scaturiscono dalla produzione ed essenzialmente dalla sostenibilità delle aziende produttrici e gli aspetti secondari fanno riferimento alle problematiche di filiera e di distribuzione.
Ad ogni modo, sul sito dell’AIFA qualsiasi cittadino trova l’elenco dei farmaci carenti.
Ad oggi risultano 3197 farmaci carenti. Ma distinguiamo tra farmaci carenti e non disponibili: carenti per cessata produzione sono il 44%, il 31% invece rappresenta carenza produttiva.”