Nuovi sviluppi per il cibo del futuro. Gli scaffali propongono sempre più soluzioni ai clienti, offrendo alimenti alternativi in grado di rispettare salute, ambiente e animali.
In piena era green, sostenibilità ed etica diventano parola d’ordine anche per il settore alimentare che tanto impatto ha sul pianeta e sulla vita degli esseri umani. E il cibo si trasforma diventando non solo scelta salutare ma anche scelta morale.
Seguono questa strada le già note uova sode vegane svizzere. Si chiamano V-Love The Boiled e sono uova di origine vegetale uguali solo nell’aspetto a quelle tradizionali. A metterle sul mercato dallo scorso novembre, il colosso Migros che – grazie all’affiliata Migros ELSA – è riuscito dopo anni di ricerca a trovare un’alternativa alle uova di origine animale.
Questa alternativa si compone di acqua, olio di colza, proteine di soia, amido di riso, fibra di mais solubile, gelificante agar-agar per la specifica consistenza e caroteni per il colore. E a detta dell’azienda, le The Boiled non hanno solo la forma dell’uovo ma anche il sapore. La questione gusto, però, è da rimandare ai clienti che possono assaporare il prodotto – per il momento disponibile solo in Svizzera – in confezioni da 4 pezzi.
Intanto con la proposta vegan eggs Migros fa crescere la sezione V-Love, marca nata nel 2020 e fondata sul concetto Plant-Based che vuole le piante come protagoniste dell’alimentazione etica e sostenibile. Ad accompagnare le uova vegane ci sono altri prodotti come lo yogurt di ceci e hamburger di lenticchie.
Sulle tavole del futuro
The Boiled è solo uno dei tanti esempi di alimenti che rientrano nella lunga lista del cibo del futuro.
Le tavole di tutto il mondo già da tempo si preparano ad accogliere prodotti che sposano la causa ‘ambiente-salute’.
Nel 2017 l’intuizione dell’uovo vegano è stata messa in pratica anche dall’Università di Udine con esperimenti su uova a base di farina di legumi e oli vegetali.
Con il rapporto Global Planetary Health Diet, pubblicato nel 2019, la commissione EAT- Lancet
propone la dieta flexitariana come soluzione valida per la salute di persone e pianeta. Nello specifico si suggerisce di raddoppiare – a livello globale – il consumo di piante, frutta, legumi e di diminuire del 50% alimenti di origine animale.
Per quanto riguarda il bel Paese, la coscienza green delle tavole italiane sembra in aumento. Secondo l’ultimo rapporto Coop oltre la metà degli italiani si riconosce in identità alimentari che riguardano il bio e il veg. Inoltre, il 26% della popolazione confida nell’aiuto della scienza e della tecnologia per l’introduzione di alimenti di origine vegetale solo nella forma e nel sapore uguali al cibo di origine animale. In questo senso, la popolazione spera di contrastare attivamente il problema del surriscaldamento ambientale, problema legato soprattutto alle logiche di produzione alimentare inquinanti, e di incrementare il proprio benessere fisico.
Piante, frutta secca, carne e uova vegane. La lista e gli esperimenti alimentari sono in continuo divenire per offrire alternative altre riconducibili al concetto della nutrizione.