C’è tempo fino al 15 marzo 2020 per visitare la mostra dedicata ai due giganti della scultura Antonio Canova e Berthel Thorvaldsen presso le Gallerie d’Italia, a Milano, in piazza della Scala.
La mostra, in collaborazione con il Thorvaldsens Museum di Copenaghen e il Museo Statale Ermitage Pietroburgo, accompagna il visitatore in un turbinio di luci e ombre lungo un asse che idealmente pone in comunicazione i due artisti che, in anni diversi, attraversarono Roma e influenzarono il proprio percorso vicendevolmente. Molto interessanti i piccoli dipinti dell’epoca che mostrano, in particolare, la vita romana del Thorvaldsen come delle piccole istantanee digitali come si potrebbero pubblicare oggi sui social networks dedicati.
Canova si trasferì a Roma nel 1781 partendo da Venezia, mentre Thorvaldsen vi arriverà sedici anni dopo da Copenaghen. Seguì una rivalità da cui scaturirono opere che cambiarono la storia della scultura, sublimata negli archetipi della mitologia greca classica.
In una piccola sala video è possibile vedere, attraverso un breve documentario, come venivano prodotte le opere; una vera e propria fucina di Vulcano in cui la personalità dell’artista calamitava tutta una serie di forze lavoro che concorrevano manualmente alla realizzazione dell’idea.
Un formicaio di operai che consentiva all’artista di scavalcare le difficoltà di eseguire un’opera in solitudine attraverso l’aiuto cosciente di eccellente manodopera. Ci si può dunque felicemente perdere nello scivolare del bagliore di un ginocchio levigato per ore con acqua e sudore in mezzo alle molte statue esposte con ordine in questa bella mostra milanese che potrebbe sembrare eccessiva nel numero di opere, se ci si riferisce alle norme minimalistiche di esposizione contemporanee. Sta in realtà al visitatore concentrarsi sui meravigliosi dettagli che creano questo scintillante coro di luci e ombre, quasi un block-notes vivente e pulsante, incarnato temporaneamente in questo sogno in cui si snodano le sculture di Thorvaldsen e Canova.
Dal sito https://www.gallerieditalia.com/ risulta che dalle 17:30 di mercoledì 29 gennaio non è possibile accedere ad alcune sale della mostra, ma non è specificato quali siano.