“Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze. Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il Presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925 – Roma, 22 settembre 2023) è stato un politico italiano, 11º Presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015 e il primo della storia italiana a essere stato eletto per un secondo mandato.
In precedenza era stato presidente della Camera nell’XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell’interno nel governo Prodi I, nonché deputato pressoché stabilmente dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e poi di nuovo dal 1999 al 2004, e senatore a vita dal 2005 (nominato da Carlo Azeglio Ciampi) fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica.
È stato il primo capo dello Stato a essere stato membro del Partito Comunista Italiano e il terzo napoletano dopo De Nicola e Leone. Il 20 aprile 2013 fu rieletto alla presidenza, divenendo il primo presidente della Repubblica italiana a essere eletto per un secondo mandato, oltre che il più anziano al momento dell’elezione nella storia repubblicana.
Dalla sua rielezione, e fino alla fine del mandato, è stato anche il più anziano capo di Stato d’Europa, nonché il terzo al mondo, preceduto solamente dal presidente della Repubblica dello Zimbabwe Robert Mugabe e da re Abd Allah dell’Arabia Saudita.
Come capo dello Stato ha conferito l’incarico a cinque presidenti del Consiglio dei ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-2016); cinque giudici della Corte costituzionale (Paolo Grossi nel 2009, Marta Cartabia nel 2011, Giuliano Amato nel 2013 e, infine, Daria de Pretis e Nicolò Zanon nel 2014); cinque senatori a vita (lo stesso Mario Monti il 9 novembre 2011, Renzo Piano, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo e Claudio Abbado il 30 agosto 2013).
In quanto presidente emerito della Repubblica, è stato di diritto senatore a vita dal 2015 alla morte.