Terzo settore

ACCOGLIERE VITTIME DI TRATTA: COSA È CAMBIATO?

di Francesca Iacuzzo

Durante il convegno “L’accoglienza di vittime di tratta nel SAI alla luce della L.173/2020” organizzato dal Comune di Trezzano S/N, lo scorso 17 Maggio, hanno partecipato diversi relatori di calibro, tra cui il senatore Franco Mirabelli della commissione antimafia, la coordinatrice della DDA di Milano dr.ssa Alessandra Dolci, il sindaco di Prato nonché il responsabile ANCI per l’Immigrazione Matteo Biffoni, l’avvocatessa Francesca Nicodemi esperta di tratta degli esseri umani, l’ex direttrice del sistema di accoglienza dr.ssa Daniela Di Capua. L’intento è stato collegare la parte legislativa e politica con la realtà quotidiana degli operatori del settore e sarà il primo di una serie di convegni sul tema nel distretto del sud-ovest milanese.

La coordinatrice della DDA di Milano, Alessandra Dolci, ha sottolineato l’importanza del protocollo sulla tratta degli esseri umani, sottoscritto pochi giorni fa da Regione Lombardia, le Prefetture del distretto, il Comune di Milano, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, il Tribunale per i minorenni stesso, gli enti antitratta territoriali. Parte da un dato: i procedimenti iscritti presso la DDA per tratta sono relativamente pochi ma i casi noti sono tanti, pertanto è chiaro che c’è un deficit informativo. Ecco che entra in gioco questo Protocollo.

L’obiettivo? Creare sinergie tra coloro che lavorano con potenziali vittime della tratta e l’autorità giudiziaria, permettere uno scambio di informazioni, stabilire incontri periodici, dare vita a formazioni comuni. Fondamentale, dice, è garantire un’informativa consapevole e la massima sicurezza alla persona trafficata: deve essere messa in condizione di decidere consapevolmente e, se sceglierà di non denunciare, va comunque protetta.

“Non vogliamo costringere nessuno a collaborare e dare avvio alle indagini” ma la potenziale vittima va informata dei suoi diritti e della garanzia di tutela. I soggetti che identificano una vittima trasmetteranno alla Procura una nota riservata con gli elementi utili a un’identificazione degli sfruttatori, informazioni, numeri telefonici, sospette visite ricevute dalla vittima.
Crede molto al protocollo e si augura che i procedimenti per tratta aumentino. “Può essere un inizio per contrastare un fenomeno che non ha avuto finora l’attenzione che merita”.

Della storia del sistema di accoglienza rispetto alle vittime di tratta ci parla la dr.ssa Daniela Di Capua, ex direttrice di quello che era chiamato SPRAR (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
Oggi questo sistema è cambiato nella forma (smantellato dai decreti Salvini creando il SIPROIMI, ribattezzato SAI, sistema di accoglienza integrata) e nei contenuti.

Era nato con l’intenzione di una presa in carico complessiva della persona verso un percorso di vita, e non solo l’accoglienza e il soddisfacimento dei bisogni del momento. Il tema della tratta entrò nello SPRAR in maniera tutt’altro che ufficiale, quando gli operatori delle cooperative esperte di questo tema si resero conto che le donne accolte erano anche vittime di tratta.

Da allora alcuni progetti SPRAR dedicati genericamente alle donne furono riservati informalmente a sospette vittime di tratta. La legge 173 lo ha formalizzato e messo per iscritto: ora anche le vittime di tratta possono entrare nel sistema, senza veli.
La norma ha eliminato la specializzazione in richiedenti asilo e rifugiati aprendo a questa e altre ma, denuncia Di Capua, resta la mancanza di risorse, di formazione specifica, di un adeguamento economico. “Armiamoci e partite” riassume l’esperta, sembra la modalità dietro a questi cambiamenti normativi.

Ad accompagnare le vittime di tratta verso un’autonomia di vita ci sono operatori e enti locali su cui ricade questa mancanza di strutturazione del sistema. Eppure i numeri sono in aumento ed è diventato più complesso farsene carico.  L’iniziativa è stata trasmessa in streaming e si può visionare al seguente link: www.youtube.com/watch?v=s0IrbGdv2I8

Exit mobile version