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Scuola

-….. GIORNI DALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO … MA NESSUNA CERTEZZA!

di Silvana Fossati
(Dirigente scolastico Liceo Taramelli – Foscolo di Pavia )

Sono trascorsi quasi due anni dall’inizio della pandemia, ma per ora nessuna novità sul fronte dei trasporti per quanto riguarda l’incremento dei mezzi; ad oggi rimane solo la recente proposta del commissario Figliuolo di fornire gratuitamente le mascherine FFP2 agli studenti pendolari. Le sole misure previste dal CTS sono attualmente le mascherine chirurgiche, l’igienizzazione, il ricambio d’aria e la promozione della campagna di vaccinazione tra gli studenti, la cui adesione, sebbene i numeri di agosto siano promettenti, rimane al momento indeterminata. Il nuovo protocollo quest’anno prevede “flessibilità” nell’adozione del distanziamento, ma non sono esplicitate le misure compensative laddove non sia possibile mantenerlo per mancanza di spazi. Soltanto nella proposta di accordo con i sindacati, si intravede una vaga seppur tardiva promessa sulla riduzione delle classi pollaio.

Il ricorso alla dad non è per nulla scongiurato, in quanto il contagio di un solo studente comporterebbe la quarantena per l’intera classe, peraltro con tempistiche diverse, infatti, in base alla nuova circolare del Ministero della Salute, i vaccinati dopo sette giorni potranno rientrare a scuola, i non vaccinati dovranno attendere dieci giorni. Qualora, però, se le autorità sanitarie al termine di tale periodo non riuscissero a certificare la negatività con un tampone, la quarantena sarebbe prorogata a quattordici giorni per tutti. Soltanto l’adesione massiva degli studenti alla campagna vaccinale potrebbe ridurre le probabilità di un ritorno alla didattica a distanza, pur con la consapevolezza che il rischio di contagio, seppur limitato, esiste anche dopo l’immunizzazione.

Unica vera novità del decreto-legge è rappresentata dall’obbligatorietà del green pass per il personale scolastico, ma, pur apprezzando questo messaggio coraggioso al mondo della scuola, non è stato accompagnato dalle necessarie misure attuative, dalle indispensabili linee guida attuative applicabili dalle istituzioni scolastiche, anche al fine di evitare probabili contenziosi.

Con una recente nota inviata alle scuole in allegato al Protocollo di Sicurezza, il Ministero ha definito almeno i criteri per la gratuità del tampone molecolare al personale scolastico, sottolineando che la possibilità del tampone gratuito sia riservata solo a coloro che fossero esenti da vaccinazione per motivi di salute. La nota n. 900 del 18/08/2021 ribadisce che le risorse andranno destinate solo a personale fragile, esonerato dalla vaccinazione.

Altro problema da non sottovalutare è, poi, quello costituito dalla modalità di verifica del green pass.

Il dirigente scolastico non può acquisire il documento, ma è tenuto a verificarne il possesso da parte del personale scolastico. La scheda di sintesi allegata al Protocollo dichiara che, non essendo possibile conoscere la scadenza della certificazione, “è presumibile che la verifica venga condotta quotidianamente su tutto il personale”.

Si auspica che l’impossibilità ad adempiere a tale norma sia presto riconosciuta dal Ministero, in particolare sarebbe impossibile garantirne l’osservanza in istituti scolastici con centinaia di docenti articolati su più plessi e magari in comuni diversi. La verifica al massimo potrebbe essere effettuata a campione sui vaccinati e quotidianamente solo su coloro i quali non si sono sottoposti a vaccinazione.

Numerose altre sono peraltro le questioni ancora irrisolte: basti pensare che, ancora non è chiaro, in quali termini si possa richiedere il documento in questione ai docenti a tempo determinato. Nello specifico hanno diritto a prendere servizio anche se momentaneamente non in possesso del green pass, oppure dovranno esibirlo al momento della convocazione a scuola? Le eventuali sanzioni amministrative dovranno essere comminate dal dirigente scolastico, oppure dall’USR su segnalazione delle istituzioni scolastiche? Pur limitando al massimo l’ingresso di esterni, come interfacciarsi con il personale esterno che ha diritto ad entrare in ambiente scolastico come un genitore, un docente esperto o il personale del terzo settore? Sarà obbligatorio il green pass anche per i visitatori occasionali?

Le riflessioni sopra riportate sull’avvio del nuovo anno scolastico, dimostrano,  ancora una volta, un fatto che spesso sfugge agli opinionisti, agli esperti che a vario titolo si esprimono sulla scuola, ma a volte anche agli addetti ai lavori: la complessità di un mondo quale quello scolastico che ha un obiettivo immateriale, la formazione e la cultura, ma che deve affrontare quotidianamente una serie di problemi pratici di non facile soluzione e che non possono essere sempre delegati ai dirigenti scolastici.

Gli studenti delle superiori in questi ultimi due anni solo sporadicamente hanno frequentato le lezioni in presenza: si richiede, pertanto, a tutela dei ragazzi, un’impostazione seria delle norme che non lasci spazio all’improvvisazione, all’interpretazione personale ed al compromesso politico.

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