A differenza del testo inizialmente presentato, quello approvato prevede aiuti riguardanti famiglie, imprese, lavoro, fisco, toccando anche altri aspetti rilevanti per la crescita del Terzo Settore.
Con la legge di Bilancio sono stati introdotti diversi provvedimenti a favore degli Enti. Nello specifico, i commi da 44 a 47 introducono un abbassamento dell’IRES del 50% sui dividendi percepiti dagli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché dai trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciale o dalle organizzazioni di tali enti nel territorio statale che, svolgono attività di interesse generale senza scopo di lucro.
Le agevolazioni vanno dall’incremento del Fondo per la non-autosufficienza a quello di 300 milioni dei fondi per il Servizio Civile, dal rifinanziamento della Cassa Integrazione, anche per i dipendenti degli Enti del Terzo Settore, alla conferma di 400 milioni al Fondo per le politiche Sociali. Ancora tante le novità introdotte grazie alla Legge di Bilancio, come gli interventi per i centri minori, quelli contro le dipendenze, le RSA, la salute mentale e per le persone senza fissa dimora. Ancora il sostegno alle imprese femminili, quelle creative, maggiori garanzie per le piccole e medie imprese in generale, le politiche attive e l’integrazione salariale, il contrasto alla povertà. Saranno stanziati fondi per la promozione di festival, cori e bande musicali, centri sportivi e ricreativi; altri interventi sono volti al contrasto e prevenzione dell’usura, a favorire le imprese confiscate alla criminalità organizzata, al sostegno dei servizi sociali comunali e alla lotta alla violenza di genere.
L’elenco di tutti gli interventi approvati e dei relativi incentivi e limitazioni sono consultabili a questo link:
https://www.cantiereterzosettore.it/images/Documenti/Sintesi_Legge_di_Bilancio_2021_per_il_non_profit.pdf
Il traguardo più importante è stato sicuramente l’abrogazione dell’art. 108 della Legge di Bilancio. Tale articolo assoggettava molte associazioni del Terzo Settore al regime IVA, mettendone a rischio la sopravvivenza. L’appello al Governo e al Parlamento del Forum Nazionale del Terzo Settore è stato accolto e Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, si è detta soddisfatta, ringraziando il Governo.
Resta, però, irrisolta la problematica del nodo fiscale del Codice del Terzo Settore, uno stallo che pesa sul settore da oltre 3 anni. La portavoce in merito, dichiara: “Attendiamo con fiducia la convocazione del Tavolo di lavoro con i Ministeri dell’Economia e del Lavoro e Politiche sociali come è stato annunciato e che, ci auguriamo, potrà disegnare un fisco che finalmente tenga conto delle specificità degli enti di Terzo settore, riconoscendone la meritorietà sociale e il perseguimento di interessi generali”. Aggiunge inoltre che senza una fiscalità che sia premiante per gli Enti del terzo settore, si rischierà una crisi che potrà pesare su tutto l’impianto della Riforma. Claudia Fiaschi ha continuato: “L’altro auspicio è che venga corretta attraverso il Milleproroghe quella che io ritengo una semplice dimenticanza e cioè che la proroga del credito agevolato giustamente prevista nella Legge di bilancio appena approvata venga estesa anche agli enti non commerciali: sono fiduciosa che questo avverrà senza problemi”.