Un nuovo trattato commerciale fra Stati Uniti ed Unione europea che minaccia diritti, salute e ambiente
La nuova Commissione europea guidata da Von der Leyen ha impresso una decisa accelerazione ai negoziati per un nuovo accordo di liberalizzazione commerciale fra Stati Uniti ed Unione europea dopo l’archiviazione del TTIP, il Transatlantic Trade and Investment Partnership, da parte del Presidente Trump.
Questa la denuncia da parte della campagna STOP TTIP Italia, che lo scorso 11 febbraio ha indetto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per richiamare l’attenzione della politica su di un progetto di accordo fra le due potenze commerciali a livello globale che rischia di ridefinire al ribasso gli standard nella protezione del lavoro, nella qualità della produzione agro-alimentazione e nelle relative misure a tutela dei consumatori.
Secondo Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, “In assenza di alcun impegno concreto sui dazi già imposti da parte di Trump, l’Ue sembra disposta a cedere a un trattato che disinneschi per sempre il Principio di precauzione, forzi le regole europee attualmente in vigore su pesticidi, Ogm e NBT, apra un canale permanente di negoziato transatlantico sugli standard di protezione sociale, ambientale e di sicurezza alimentare che sono il più grande ostacolo, attualmente, all’arrivo di merci Usa nel mercato europeo”.
In particolare, a differenza degli altri governi europei, il governo Conte avrebbe espresso la sua disponibilità alla richiesta dei negoziatori americani di introdurre la liberalizzazione e de-regolamentazione nella produzione agro-alimentazione all’interno del nuovo accordo commerciale. Il capitolo legato al commercio dei prodotti agro-alimentari rappresenta senz’altro quello più delicato e pericoloso secondo gli attivisti di Stop TTIP Italia. «Il Governo italiano precedente non ha discusso la sua posizione con le parti sociali – spiega ancora Monica Di Sisto – e la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova, incontrando il collega americano Sonny Perdue, si è addirittura mossa al di fuori del perimetro del mandato europeo che esclude l’agricoltura dalle trattative. Questa mancanza di trasparenza è inaccettabile per le organizzazioni della società civile: ci appelliamo al Parlamento perché insieme a noi ottenga un vero dialogo, che tenga conto delle preoccupazioni dei cittadini e delle parti sociali, e maggiore trasparenza su temi così importanti che colpiscono il cuore del sistema dei diritti e delle regole condivise e difese nel nostro Paese».
Nella conferenza stampa i portavoce della campagna e i rappresentanti delle associazioni che la sostengono hanno così lanciato il loro appello al governo: “Il Governo italiano apra un confronto programmatico trasparente con i parlamentari nazionali e europei, i sindacati, le associazioni ambientaliste, di produttori e della società civile perché l’Italia diventi capofila di nuove politiche commerciali che lavorino meglio per l’economia, per i diritti, per l’ambiente e per i territori. Nel frattempo respinga l’offensiva di Trump per un nuovo trattato transatlantico come e peggio del TTIP, fermi il CETA con il Canada bocciandone la ratifica fermando, così, trattati discutibili come l’EU-Vietnam che va al voto domani a Bruxelles e il pericolosissimo EU-Mercosur che premia con una facilitazione commerciale l’attacco di Bolsonaro all’Amazzonia e al clima.”