Cultura
Il teatro e la scrittura come ragione di vita
Un giovane palermitano, trapiantato a Bologna, si attesta al terzo posto nel Talent Show andato in scena al Graf di San Donato.
Un giovane palermitano, trapiantato a Bologna, si attesta al terzo posto nel Talent Show andato in scena al Graf di San Donato.
La vita e la storia di Salvatore Scirè potrebbe essere simile a tante storie di ragazzi del sud che lasciano la propria terra per realizzare i propri sogni. Uno dei tanti figli illustri del meridione che, non più con la valigia di cartone ma bensì con un bagaglio culturale fuori dal comune, lasciano la terra natia per dare uno sviluppo concreto alla propria aspirazione e preparazione. Con il teatro nel cuore e l’amore per la scrittura ben chiara nella sua mente Salvatore parte dalla sua Palermo prima in direzione Torino, dove tra le tante cose frequenta con successo la scuola Holden, e poi in direzione Bologna. Torino lo ha accolto nei suoi primi anni di “trasferta” al nord e gli è rimasta nel cuore, ma a Bologna sembrerebbe aver trovato finalmente la giusta strada per valorizzare il suo indubbio talento di scrittore e di artista poliedrico di teatro. La sua mente e la sua penna sono sempre pronte a trascrivere su fogli bianchi tutte le idee, le ispirazioni, gli stimoli che provengono sia dall’esterno sia da momenti profondi di riflessione e di lettura, durante i quali Salvatore riesce ad entrare in contatto con il suo io più profondo e a tirar fuori argomenti e trame che, poi, sono alla base dei suoi numerosi lavori.
Talento, lavori, bravura e sapienza stilistica che non sono sfuggite agli autori di un Talent Show di successo che è andato in scena nelle scorse settimane proprio a Bologna. Gli ideatori ed organizzatori Fabio Cristalli e Andrea Mangone, che hanno scelto come location il Graf di San Donato, hanno voluto mettere in risalto con questa produzione proprio le peculiarità individuali e il grande talento di ognuno dei partecipanti al contest. Un gruppo di giovani artisti e scrittori che hanno avuto una opportunità concreta di mostrare, ad un pubblico e a una giuria di esperti del settore, il proprio valore: in poche parole la propria arte poliedrica. Durante la serata inaugurale Salvatore Scirè si è esibito portando in scena, mediante lettura interpretata, il prologo e l’incipit del suo romanzo “Al di là mistero”.
L’opera letteraria, che è già disponibile online su Mondadori Store e Feltrinelli, è un thriller new weird d’ambientazione anglo-vittoriana. Durante la finale del Talent Show, invece, Salvatore si è esibito nuovamente con al suo fianco la talentuosa Giorgia Renghi. Quest’ultima si era già classificata tra i finalisti portando in scena un pezzo di Stefano Benni. Ma la più grande soddisfazione per Salvatore Scirè doveva ancora arrivare. Durante la finale, infatti, i due artisti hanno portato in scena il prologo del dramma teatrale “Simposio Onirico”, sempre scritto da Salvotore Scirè, classificandosi al terzo posto. Un risultato eccezionale che, finalmente, potrà aprire le porte del teatro che conta ad un giovane talento siciliano e italiano che da qui a qualche tempo farà sicuramente parlare di se.