In questo periodo il desiderio di vacanze si fa sempre più grande, ma cresce anche l’ansia da preparazione della valigia. Anche se si parte per un interrail o un viaggio backpacking, tipologie molto amate dai millennials, l’organizzazione dello zaino risulta tra le operazioni più importanti. Nel caso di un viaggio itinerante a piedi diventa fondamentale perché gli spostamenti devono essere agevoli e la fatica deve essere contenuta per non rovinare l’esperienza.
La Compagnia dei cammini, associazione di turismo responsabile che promuove la cultura del camminare in Italia, ha realizzato un decalogo per preparare lo zaino in maniera intelligente, lasciare a casa il superfluo e godersi a pieno il percorso.
- Scegliere la taglia giusta: lo zaino deve adattarsi al corpo come un qualsiasi altro indumento. Bisogna scegliere la taglia e la capienza in base alle proprie caratteristiche fisiche.
- Optare per la leggerezza: è consigliabile scegliere uno zaino con un peso specifico ridotto perché, anche per tour lunghi, non bisogna portare più di 13-14 chili. Per un cammino di più giorni che prevede pernottamenti in hotel o ostelli, può andare bene anche uno zaino con capienza da 40-45 litri. Se invece l’equipaggiamento include sacco a pelo e tenda, meglio optare per uno da 55 litri.
- Fare attenzione agli spallacci: l’imbottitura degli spallacci e quella della cintura in vita deve essere spessa. Gli spallacci servono soprattutto a tenere lo zaino aderente alla schiena evitando che si muova. Per questo è importante collegarli con l’elastico sopra il petto (di cui ormai sono dotati quasi la totalità degli zaini in commercio). La cintura, invece, deve essere stretta il più possibile poco sopra le anche.
- Controllare il peso: è preferibile lasciare qualcosa nell’armadio, piuttosto che trasportare zavorre con il fiatone. Per non appesantire troppo il carico è utile acquistare piccole confezioni di sapone, dentifricio e altri prodotti per l’igiene personale. Non si deve avere un cambio al giorno, basta portare un po’ di detersivo così da riuscire a lavare i vestiti.
- Fare una lista: un elenco degli oggetti da portare consente di focalizzare il necessario ed eliminare ciò che non serve. Meglio dividere tutto in categorie (abbigliamento, farmaci, documenti).
- Lasciare uno spazietto per piccoli snack: difficilmente lungo il cammino non si riesce a fare una sosta per comprare qualcosa da mangiare. Si può prevedere giusto un po’ di spazio per una piccola riserva alimentare d’emergenza: qualche barretta o snack è sufficiente.
- Selezionare solo gli accessori utili: meglio avere con sé la macchina fotografica, un libro o la cassa per la musica? Ognuno ha la sua passione a cui non può rinunciare lontano da casa e decide se valga la pena sopportare peso aggiuntivo.
- Bilanciare il peso: una volta definito tutto il contenuto dello zaino, bisogna fare attenzione ad abbassare il più possibile il baricentro. Gli oggetti pesanti devono stare al centro, vicino al corpo, e in basso. Molto importante anche la simmetria che implica la distribuzione del peso in maniera uniforme, evitando di caricare la borraccia con l’acqua in una delle tasche laterali e regolando gli spallacci alla stessa altezza per verificare se tutto è in equilibrio.
- Verificare i chili complessivi: procurarsi un pesa-valigie o utilizzare la bilancia di casa per misurare il peso totale dello zaino. Se il risultato supera quanto preventivato, riflettere sulla cosa più voluminosa di cui si può far a meno e toglierla.
- Fare la prova del 9 al ritorno: dopo i primi viaggi a piedi, svuotare lo zaino dividere il contenuto in tre gruppi. La prima comprenderà tutto quello che è stato usato ed è risultato indispensabile; la seconda includerà le cose utilizzate, ma non essenziali; la terza conterrà tutta la roba mai toccata che giace intonsa in fondo allo zaino. La spartizione aiuta a capire cosa serve davvero e a partire ancora più preparati per il viaggio successivo.