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Musica

Le canzoni della Luna, prima e dopo Apollo 11

Come la musica ha celebrato il satellite terrestre prima e dopo la missione Apollo 11, a cinquant’anni dallo storico evento.

Il 2019 è un anno di anniversari, alcuni belli e altri drammatici, ma comunque importanti. 

Molti eventi storici hanno compiuto cinquant’anni in questo anno, tra cui lo sbarco sulla luna. Quel momento storico, dal momento del lancio a quello in cui il primo uomo posa il piede sul suolo lunare fu seguito da milioni di persone in tutto il mondo, dando vita a una nuova rivoluzione dell’immaginario e della comunicazione, iniziata poco tempo prima con 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

Anche la musica ha celebrato il nostro satellite nelle forme melodiche più disparate già prima dell’impresa di Apollo 11, ma dopo il 20 luglio 1969 il mondo avrebbe avuto nuova linfa vitale per sogni e rimpianti di gloria.

Da Giacomo LeopardiPasolini, da Frank Sinatra a Lucio Dalla, l’arte del XX secolo comincia a interrogarsi su quella luminosa palla che illumina il cielo, osservando la terra nelle sue paure, passioni e contraddizioni.

Il lato luminoso della luna

I cinquant’anni dello sbarco sulla luna coincidono con quella che probabilmente è l’inno simbolico dell’impresa; ovvero SpaceOddity. La canzone che portò alla ribalta David Bowie uscì l’11 luglio del 1969, diventando la colonna sonora della BBC per i servizi dedicati all’allunaggio, e il primo dei tanti alter-ego del futuro “Duca Bianco” che alla vita fuori dalla gravità terrestre avrebbe dedicato alcuni dei suoi più importanti album.

Il brano fu utilizzato anche negli anni successivi in molti documentari sulle missioni spaziali. Ciononostante, l’epopea musicale di Major Tomnon è stata  la vera colonna sonora dello sbarco sulla luna: la BBC aveva in mente una musica meno narrativa e più sensoriale; qualcosa alla maniera dei Pink Floyd.

Ed è in quel momento che nasce Moonhead, un brano inedito, nato dall’improvvisazione realizzata dalla band inglese durante la diretta dell’allunaggio. Si può dire che il brano avesse guidato i Pink Floyd in quella quinta dimensione metafisica dalla quale sarebbe nato The Dark side of the moon. Nonostante ciò quel brano non ebbe la stessa risonanza di Space Oddity, né dei capolavori dell’era Barrett.

(da: pixabay.com)

La luna vista dalla terra

Nonostante le teorie complottistiche sul finto sbarco lunare, il set cinematografico e i silenzi di Armstrong e Aldrin, è stata l’idea stessa dell’uomo sulla luna a mostrare il suo fascino, attraversando stili ed epoche e attirando la curiosità di molti celebri artisti, nel cinema come nel teatro e ovviamente nella musica.

Frank Sinatra con la sua Fly Me to the Moon, riuscì a celebrare, a ritmo di swing, la libertà di amare e, grazie ad essa, di volare alto verso qualcosa che ancora non si conosce, sfruttando quel tono confidenziale e sincopato che circa vent’anni dopo avrebbe ispirato Van Morrison per la sua Moondance.

Anche la musica italiana ha subito il fascino della luna, utilizzando un lirismo trasversale e magnetico, per raccontare sogni, stati d’animo e voglia di scrutare le linee di un cielo immenso e multicolore, in cui punti luminosi disegnano contorni che solo l’immaginazione può unire in totale libertà e individuarne la forma più adatta alla propria personalità.

Tra queste merita particolare attenzione Guarda che luna, incisa dal grande Fred Buscaglione nel 1959, poco prima della sua prematura scomparsa. 20 anni dopo sarà il turno di un altro grande compositore, Lucio Dalla e la sua Ultima Luna per arrivare all’esordio dei Tazenda che nel 1991 porteranno aSanremo la magnifica Spuntala luna dal monte, con un immenso Pierangelo Bertoli

Nasa e la playlist della luna

Tanti sono gli eventi per celebrare il cinquantesimo anniversario della missione Apollo 11; in questi giorni anche la Nasa ha promosso un’iniziativa che sta raccogliendo molto consenso tra gli utenti in rete. Attraverso il proprio account Twitter l’agenzia spaziale americana, in vista della prossima missione lunare prevista per il 2024, sta invitando tutti gli appassionati di spazio e non solo, a proporre la propria canzone preferita, da inserire in una grande playlist che possa accompagnare i prossimi astronauti alla scoperta della vita oltre la terra.

Le canzoni scelte saranno trasmesse in questi giorni su Third Rock Radio, la radio della Nasa, pochi giorni prima di uno degli anniversari più amati e contestati della storia contemporanea.

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